Editoria/ M5S scrive a Grasso sui fondi a Radio Galileo

ROMA - Il Movimento 5 Stelle scrive al presidente del Senato Pietro Grasso e ai senatori Questori sul caso dei finanziamenti pubblici definiti "indebiti" per Radio Galileo considerata quale emittente politica di CittAperta. M5S al Senato afferma che "tale fatto pone il Senato in una posizione di rilievo, non gia' perche' coinvolto direttamente, bensi' perche' chiamato in causa a livello procedurale".
"Si chiede infatti - e' scritto nella nota - di verificare se queste procedure siano in essere tuttora e se vi siano delle fattispecie simili, non solo legate al mondo dell'editoria dunque, che permettano cioe' l'attribuzione di fondi in maniera automatica senza un avallo preventivo delle commissioni o senza eventuali giustificazioni. Ricordiamo infatti che per accedere ai contributi pubblici sarebbe sufficiente la firma di uno o due parlamentari che dichiarino di rappresentare un movimento politico legato all'emittente radiofonica beneficiaria. In particolare con semplici firme sono stati attribuiti a varie emittenti circa 60 milioni di euro nel periodo 2004-2009".
"Per questi fatti - ricorda la nota pentastellata - era gia' stata depositata una interrogazione al Senato. Abbiamo chiesto quindi una verifica delle procedure al Senato anche alla luce dei recenti aggiornamenti a seguito dei 13 inviti a dedurre a persone coinvolte nei fatti relativi a Radio Galileo, tra questi ci sono l'attuale sindaco di Terni (come ex senatore) Leopoldo Di Girolamo, l'ex parlamentare Carlo Emanuele Trappolino e il deputato Walter Verini. Specialmente dopo la notizia riportata su il quotidiano "Il Messaggero" in data 1 luglio che l'accusa si starebbe trasformando in truffa aggravata".

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