PERUGIA - I carabinieri hanno individuato un appartamento che, ritengono, veniva utilizzato come base per lo spaccio droga nella zona di Ponte San Giovanni, arrestando due tunisini e due italiane (una ai domiciliari perche' incinta). Nel corso della perquisizione della casa, i militari hanno sequestrato 25 grammi di eroina divisa in 37 dosi in un bicchiere nascosto in una scrivania. Inizialmente i militari hanno bloccato una delle italiane, in strada, risalendo poi all'appartamento dove sono stati eseguiti gli altri tre arresti.

Nell'appartamento i carabinieri della stazione di Ponte San Giovanni hanno sequestrato anche un bilancino di precisione e 275 euro. Secondo gli investigatori, il tunisino, di 45 anni, gia' agli arresti domiciliari, nonostante gli obblighi della misura cautelare avrebbe continuato a trafficare eroina dall'abitazione. I domiciliari sono stati invece disposti per una perugina di 35 anni in stato di gravidanza. L'indagine dei militari - e' stato spiegato oggi in una conferenza stampa - e' iniziata con le segnalazioni di alcuni commercianti riguardo giri ritenuti sospetti nei pressi di un supermercato.

I carabinieri hanno inizialmente bloccato una ventunenne ternana che aveva appena ceduto droga ad un operaio folignate. La giovane - e' stato ricostruito - ha ingoiato parte dell'eroina e ha cominciato a urlare per attirare l'attenzione dei suoi presunti complici. Gli investigatori, che le hanno sequestrato 115 euro, hanno quindi perquisito l'interno dell'appartamento, distante solo un centinaio di metri, dove e' stata trovata l'eroina. All'interno dell'appartamento si trovavano il tunisino di 45 anni, un connazionale di 26 e la trentacinquenne incinta. Secondo gli accertamenti dell'Arma, il nordafricano quarantacinquenne continuava a rispondere alle telefonate dei tossicodipendenti alla ricerca della droga, lanciando le dosi dal balcone alla perugina di 21 anni che si sarebbe occupata delle consegne. Secondo il luogotenente Luciano Martinelli, comandante della stazione di Ponte San Giovanni, gli arrestati "riuscivano a smerciare oltre 50 grammi di eroina a settimana".
 

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