PERUGIA - Si terrà domani, 2 dicembre,  dalle 15.30 presso la Sala dei Notari il convegno intitolato: “Mia… e di nessun altro” ed è organizzato dalla CRI dell’Umbria. Il tema dello stalking è attualissimo e drammatico, ma perché Croce Rossa decide di occuparsi di stalking e femminicidio? Indispensabile per la disamina scientifica di queste tematiche la partecipazione al convegno autorevoli esponenti e studiosi del mondo accademico, quali il Prof. Francesco Bruno, noto Criminologo e docente di Psicopatologia Forense e Criminologia all’ Università La Sapienza e il Prof. Maurizio Coletti, Presidente dell’Istituto Europeo di Formazione e Consulenza Sistemica – IEFCOS, il Prof. Natale Fusaro, Avvocato e Docente di Criminologia all’Università La Sapienza. A moderare l’incontro il dr. Alvaro Fiorucci, Caporedattore del Tgr UMBRIA.

 

Le conclusioni saranno tratte dal Presidente regionale CRI, Paolo Scura  e dal Presidente Nazionale CRI, neo eletto Vice Presidente Internazionale della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa, Avv. Francesco Rocca.

 

“Croce Rossa raggiunge la sua conoscenza attraverso l’impegno e lo sforzo quotidiano dei volontari presenti capillarmente in tutto il territorio e, grazie ad un’attenta analisi dei bisogni, interviene concretamente con azioni di sostegno rivolte alla persona umana - sottolinea l’Avv. Sabrina Roccaforte, D.T.R. Affari Legali CRI Umbria e coordinatore del convegno - Il nostro impegno non può non realizzarsi anche attraverso campagne di prevenzione di sensibilizzazione in ordine a tematiche di rilevanza sociale, come, nel caso di specie, lo stalking ed il femminicidio e l’eliminazione della violenza sulle donne e vorrei farvi comprendere perché abbiamo scelto di promuovere questa iniziativa coinvolgendo in questa giornata di confronto  tutti coloro che operano nelle scuole; Croce Rossa è già da tempo entrata nelle scuole attraverso Attività di Educazione Stradale, Educazione Sessuale, Primo Soccorso e progetto Migration; abbiamo compreso che  i giovani e l’ambiente scolastico - oltre 44 gli istituti coinvolti, 700 i ragazzi che hanno redatto 200 elaborati - rappresentano terreno fertile per far crescere la cultura del rispetto affinché queste generazioni possano evitare comportamenti persecutori, violenti e di sopraffazione nei confronti dell’altro e dell’essere altro.  E' evidente - prosegue l'Avv. Roccaforte- che ove emergerà la prevenzione sempre minore sarà il ricorso alla repressione; sulla base di questa convinzione  abbiamo modulato la nostra scaletta degli interventi del convegno, volendo partire dall’analisi del fenomeno dal punto di vista criminologico e psicopatologico, passando attraverso le dinamiche nei rapporti interpersonali nella coppia, nella famiglia, nei rapporti di amicizia,  nella scuola e nel lavoro con moduli di prevenzione, per poi giungere ad affrontare gli aspetti socio- criminologici e il quadro normativo di riferimento.”

Condividi