NARNI - Centro storico invaso da “accessori” deturpanti che ne aumentano il degrado. Un campionario di cose brutte che ci vorrebbe poco ad eliminare, magari attraverso una specifica ordinanza del sindaco. Ci sono i cartelli “Affittasi” e “Vendesi” che sono appesi dappertutto: sui muri, sulle grondaie e ultimamente persino sui tronchi degli alberi.

Proprio nei giorni scorsi qualcuno, per dire che affittava un appartamento “ristrutturato, completamente o parzialmente arredato, due camere con tre posti letto, due bagni comodi, grande cucina, salone; a 100 metri dall’università”, non ha esitato a prendere otto puntine da disegno con le quali ha attaccato il suo bel cartello sul tronco di un vecchio albero che si trova in piazza XIII Giugno.

Di avvisi di questo tipo, tutti rigorosamente abusivi, nel centro di Narni se ne contano a dozzine; ad attaccarli sono spesso dei privati cittadini ma molto spesso ricorrono a questo sistema, sicuramente più sbrigativo ed efficace, anche le agenzie immobiliari.

Il degrado continua, come raccontato anche nei giorni scorsi, con le decine di condizionatori e parabole satellitari piazzate su facciate o tetti di palazzi antichi, creando un pessimo colpo d’occhio con il paesaggio ed il contesto storico.

Scorci bellissimi, deturpati dalla presenza di questi moderni marchingegni che la gente non si è nemmeno posto il problema di occultare, ricorrendo magari alla verniciatura degli stessi oggetti con un colore identico a quello della facciata del palazzo o delle tegole del tetto.

Un accorgimento che spesso funziona e che viene adottato in molte città. Il proliferare di questi apparecchi ha negli ultimi anni peggiorato la situazione e mentre per i condizionatori è impossibile pensare a delle installazioni “consorziate” tra condomini di uno stesso palazzo, per le parabole la soluzione è assolutamente praticabile e ad una sola antenna vi si potrebbero collegare numerose utenze, evitando di riempire il tetto di queste orrende “padelle”.

In Comune il problema è noto ma nessuno si è mai preso la briga di proporre al sindaco di firmare una ordinanza con la quale regolamentare certi fenomeni. Si potrebbe cominciare dai cartelli abusivi e proseguire poi con il resto. Ripulire la città da queste brutture significherebbe renderla più bella e gradevole all’occhio dei turisti e degli stessi cittadini.

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