UMBERTIDE - Con un atto di inutile arroganza il Sindaco del Comune di Umbertide ha interrotto la discussione in Consiglio Comunale degli ordini del giorno e delle interrogazioni  presentate. Il Sindaco, si badi, non il Presidente del  Consiglio, che dovrebbe essere imparziale garante dell’Assemblea.

Motivazione formale della decisione: la norma regolamentare che prevede un tempo massimo di un’ora e trenta minuti per la discussione di mozioni, interrogazioni ed interpellanze. Questo dopo che con il Presidente del Consiglio era stata concordata la presentazione di tutti i documenti, molti dei quali già rinviati in occasione della precedente riunione.

“Tale decisione - notano in una nota comune i gruppi di opposizione Umbertide Cambia, M5S e Umbertide viva – centro destra  - avrà delle ricadute oltre che politiche anche economiche, perché la convocazione di un nuovo Consiglio comporterà ulteriori spese per il nostro Comune e di conseguenza per la cittadinanza”.

“E’ difficile capire il reale motivo di una imposizione inopportunamente restrittiva sul piano formale, addirittura censoria sul piano politico, ed economicamente sconveniente, che limita ed impoverisce un confronto utile ad affrontare in maniera partecipata ed articolata questioni importanti per la comunità locale. In un’ottica democratica e nell’interesse dei cittadini amministrati – affermano gli stessi gruppi consiliari -  non possiamo sopportare passivamente un atteggiamento che tende a svuotare il ruolo e l’autonomia del Consiglio Comunale, dei gruppi consiliari, tanto di maggioranza quanto di opposizione, e, soprattutto, della figura del Presidente del Consiglio, che se deve essere privata della dignità istituzionale che merita sarebbe meglio eliminare, consentendo così anche un consistente risparmio di spesa. Oppure, possiamo eliminare direttamente il Consiglio Comunale….”.

Condividi