Il primo dato "vero" uscito dalle urne è il crollo del M5S in Valle D'Aosta, a Roma e non solo. I 5 Stelle a massa perdono il 20% e non dovrebbero conquistare neanche un ballottaggio in comune importante. È il primo momento davvero difficile per loro dopo il successo alle politiche. C'è grande nervosismo. E non solo per la rivolta sul blog di Grillo. Tant'è che proprio il leader del movimento ha invitato i suoi non commentare a caldo i dati delle amministrative.
 
Nella regione autonoma si è votato per il rinnovo del Consiglio regionale. Il risultato ha premiato i partiti "locali", come l'Union Valdotaine, che ha preso il 33,47% delle preferenze, e l'Union Valdotaine  Progressiste. (19,21%).
Il Movimento 5 Stelle, invece, non ha capitalizzato i voti dei No Tav  quello del Movimento 5 Stelle: i grillini non sono andati oltre il 6,6%, dato assai distante rispetto allepolitiche di febbraio, quando avevano preso circa il 18,5% e un numero di voti tre volte superiore).
A Roma invece i 5 stelle per il momento stanno perdendo più della metà dei voti: dal 27% delle politiche all'attuale 12%.
 
Nella Capitale la situazione tra i 5 Stelle è molto nervosa. C'è stato un momento concitazione al quartier generale del Movimento, il Grand Hotel del Gianicolo. Il candidato sindaco Marcello De Vito era in procinto di rilasciare le prime dichiarazioni alla stampa, quando lo Staff lo ha indotto a non farlo, consigliandogli di parlare con i giornalisti "appena abbiamo qualche dato concreto in mano".  
Poi alle 18,30 quando ha preso la parola De Vito ha minimizzato il crollo "alle regionali eravamo al 16%", dando la colpa ai media "i grandi giornali della capitale ci hanno oscurato".
 
Ed è rivolta sul blog di Grillo. In particolare gli attivisti del Movimento 5 Stelle se la prendono coi parlamentari del loro movimento e con le loro beghe per la diaria. Ma qualcuno anche con Grillo e Casaleggio.
"Beppe ci si scioglie il movimento: Mastrangeli e i dementi mandati in parlamento che rompono sulla diaria, stanno distruggento il m5s", scrive un attivista.

"Grillo c'è. Il movimento molto meno. Sarebbe ora di uscire dai palazzi e tornare a far politica tra la gente. Sveglia!", aggiunge un altro.
E ancora: "Il movimento a Roma perde male. Io credo che la forte astensione abbia penalizzato più di tutti proprio il Mov. Gli italiani, i romani veri, le persone in carne ed ossa, quelli veramente delusi, scazzati e nauseati da questo sistema e da questa situazione, hanno infine scelto piuttosto che collaborare con questa democrazia e stato delle cose, la via più facile e semplice: fregarsene. Non riesco a dar loro torto".

Fonte: ilsalvagente.it

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