Prosegue nella Commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentari, presieduta da Andrea Smacchi, la discussione delle proposte di legge statutarie che si rendono necessarie per adeguare la normativa regionale a quanto previsto Decreto legge “174/2012” (cd. Taglio costi Regioni ed Enti locali). Nella riunione di ieri sono stati illustrati due progetti di legge del consigliere Stufara (Prc-Fds) che prevedono rispettivamente: il passaggio dall'attuale sistema di governo regionale con elezione diretta del presidente della Giunta, alla scelta di quest'ultimo e degli assessori da parte dell'Assemblea legislativa; il riconoscimento della rete Internet quale strumento essenziale per garantire l'effettiva partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Nel corso della riunione è stato inoltre approvato un primo pacchetto di modifiche tecniche al regolamento interno del Consiglio regionale per adeguarlo alla nuova normativa riguardante il collegio dei revisori dei conti della Regione ed ai compiti del Consiglio delle autonomie locali.

 

Il consigliere Damiano Stufara, illustrando le due proposte di legge ha spiegato che per quanto riguarda il cambiamento della forma di governo della Regione, essa si rende necessaria per restituire un ruolo centrale all'Assemblea legislativa “aprendo una nuova fase del regionalismo”, con il passaggio dall'attuale “governo presidenziale” a quello che trae legittimazione dal voto della maggioranza dell'Aula. Si propone quindi l'elezione del presidente della Giunta e dei membri dell'Esecutivo (cinque) da parte del Consiglio regionale. Viene introdotta poi la norma che consente all'Assemblea legislativa di esprimere mozione di sfiducia nei confronti del presidente e di censura nei confronti di componenti l'Esecutivo. Con la mozione di sfiducia (presentata da almeno un quinto dei consiglieri e approvata dalla maggioranza assoluta) il presidente e la Giunta decadono.

 

La mozione di censura una volta approvata, sempre a maggioranza assoluta, comporta la decadenza dell'assessore a cui è indirizzata. Secondo Stufara, la sua proposta di legge dovrà essere accompagnata da una riforma della normativa elettorale regionale, tornando ad una Assemblea eletta con il sistema proporzionale, senza “listino” e premi di maggioranza, “restituendo al Consiglio quel ruolo centrale e pienamente democratico che è stato perso in questi anni con l'attuale sistema 'presidenziale'”. Questa proposta di legge, a giudizio dell'estensore, si rende inoltre necessaria perché la “sola riduzione del numero dei consiglieri a sistema elettorale e di governo invariato determinerebbe seri problemi di qualità e di effettiva rappresentatività della democrazia”.

 

L'altra modifica statutaria proposta dal consigliere Prc-Fds riguarda il pieno riconoscimento nella Carta regionale della rete Internet quale strumento “essenziale” per garantire lo sviluppo e la qualificazione della democrazia attraverso la piena partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. In ragione di ciò la Regione dovrà rimuovere tutti quegli ostacoli “di ordine economico e sociale che limitano l'accesso universale ad internet garantendo la più ampia partecipazione dei cittadini e la trasparenza amministrativa”.

 

Il lavoro della Commissione speciale per le riforme statutarie e regolamentari, come ha spiegato il presidente Smacchi, proseguirà (prossima riunione il 10 dicembre) con l'esame del complesso dei cinque testi all'ordine del giorno. Oltre alle due proposte di Stufara, ci sono altre due riguardanti la riduzione del numero dei consiglieri dagli attuali 31 a ventuno (compreso il presidente) presentate rispettivamente dal consigliere Chiacchieroni (PD) e dai consiglieri Brega e Galanello (PD). Unica differenza tra i due testi riguarda il numero degli assessori: quattro per il primo, cinque per i secondi. Altro testo in discussione è quello proposto dallo stesso Smacchi che uniformerà lo Statuto alla nuova legge sul Collegio dei revisori dei conti che non saranno più consiglieri regionali, ma esterni, sorteggiati da un elenco di professionisti.

 

Smacchi ha ricordato che il programma dei lavori della Commissione prevede che entro il prossimo mese di gennaio 2013 sia presentato il “pacchetto” di modifiche statutarie al Consiglio regionale per la prima lettura, in tempo utile, quindi, per far sì che la seconda lettura avvenga entro il termine fissato dalle disposizioni di legge nazionali al 10 aprile. Il “pacchetto” comprende, oltre alle cinque proposte sopradescritte, altri quattro atti: riaffermazione rilievo pubblico delle risorse idriche (Stufara-Goracci con integrazione di un articolo proposto da Cirignoni); cambiamento del nome del Consiglio regionale in “Assemblea legislativa”; principio della difesa della legalità (proposta Cirignoni, fatta propria dalla Commissione); adeguamento e ripulitura “tecnica” di alcuni articoli dello Statuto.

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