di bnc

PERUGIA - Entro la fine dell'anno il Consiglio regionale dell'Umbria, attraverso il suo presidente Eros Brega, potrebbe scrivere la parola fine per sempre dei vitalizi ai consiglieri regionali. Una decisione presa dopo gli ordini del giorno di Rifondazione e Idv e che Brega aveva sottoposto anche all'associazione dei presidenti di consiglio ottenundo addirittra una estenzione del provvedimento a livello nazionale. "Entro la fine della legislatura arriveremo ad una riforma condivisa, mentre sull’abolizione dei vitalizi siamo tutti d’accordo e in Umbria, tra le più virtuose in tema di costi della politica ci vogliamo arrivare entro la fine dell’anno”: ha spiegato il presidente i  commissione statuto del presidente Andrea Smacchi. La formula è quella di bloccare gli assegni per la prossima legislatura. Non si potrà intervenire in maniera retroattiva.

In Commissione si è affrontato anche il tema della riduzione dei consiglieri regionali imposti direttamente dal Governo nazionale che porterebbero l'Umbria da 30 a 20 e con soli 4 assessori in Giunta.
“La Conferenza delle Regioni - ha spiegato l'assessore al Bilancio Gianluca Rossi -  non è pregiudizialmente contraria alla riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori, ma non fino ai limiti di venti consiglieri e di soli 4 assessori perché inevitabilmente – ha spiegato - finirebbero per contare molto meno rispetto a regioni con ottanta o più consiglieri”. L'idea della riforma del consiglio riguarderebbe il taglio di 5 posti (si arriverebbe a 25 più il presidente) con tanto di abolizione del listino.

 

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