PERUGIA – L'Assemblea ha approvato a maggioranza il Piano regionale dell'offerta formativa e della programmazione scolastica in Umbria per il 2013-2014. L'atto amministrativo della Giunta, emendato dalla Terza Commissione consiliare, è stato approvato con i 13 voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza e 8 voti contrari da parte dei consiglieri di opposizione. La portavoce dell'Udc Sandra Monacelli ha deciso di non partecipare al voto, ritenendo che quanto deciso per Gualdo Tadino derivi da un “vulnus” particolarmente grave: “si rincorrono più le amicizie che le regole” (il Comune di Gualdo aveva chiesto l'accorpamento alla direzione didattica, ndr).

L'atto prevede accorpamenti necessari al mantenimento dell'autonomia scolastica in istituti che abbiano almeno 600 alunni, soglia che scende a 400 per le scuole di montagna. Su proposta della Terza Commissione è stato inserito sul deliberato della Giunta anche il mantenimento dell'autonomia in deroga, con reggenza, della scuola secondaria di primo grado “F. Storelli” di Gualdo Tadino, e l'accorpamento delle scuole di San Venanzo (infanzia, primaria e secondaria) all'Istituto comprensivo di Marsciano, anziché a Fabro. Infine, un emendamento a firma Buconi e Nevi prevede l'accorpamento dell'Istituto tecnico industriale di Terni con i geometri, come deliberato all'unanimità dal Comune di Terni.

Per quanto concerne l'offerta formativa, questi i nuovi indirizzi: 'Turismo' all'Istituto tecnico 'Capitini-V. Emanuele' di Perugia; a Foligno nuovo indirizzo 'Chimica materiali e biotecnologie sanitarie' all'istituto tecnico 'Leonardo Da Vinci', nuova articolazione 'Relazioni internazionali e marketing' all'Itc 'Scarpellini' e nuovo indirizzo 'Sportivo' per il liceo scientifico e artistico 'Marconi'; a Spoleto nuovo indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia” all'istituto 'Istruzione superiore tecnico-professionale'; a Narni nuovo indirizzo 'Sportivo' all'I.I.S. Scientifico-tecnico 'Gandhi'; a Fabro nuovo settore “Servizi per l'agricoltura, lo sviluppo rurale e la valorizzazione del territorio con indirizzo agrario” all'Istituto Omnicomprensivo Alto Orvietano-Istituto per l'agricoltura e l'ambiente 'Bruno Marchino'”.

Relatore per la maggioranza è stato il presidente della Commissione III, MASSIMO BUCONI (Psi), il quale ha illustrato in Aula la proposta di atto amministrativo della Giunta regionale che definisce il dimensionamento della rete scolastica regionale e l'offerta formativa degli istituti umbri. “Per quanto riguarda il dimensionamento – ha detto Buconi - in Provincia di Perugia sono scaturite 14 nuove istituzioni scolastiche dagli accorpamenti di varie scuole della Provincia di Perugia, che hanno interessato i Comuni di Bastia, Bettona-Cannara, Castel-Ritaldi-Montefalco, Cerreto-Sellano, Gualdo Tadino, Gubbio, Marsciano, Paciano, Spoleto e gli istituti di Perugia “B. Pascal-Cavour Marconi” e “Itc Capitini-V. Emanuele-Di Cambio”.

Nella Provincia di Terni sono 7 le nuove istituzioni scolastiche “accorpate”, che hanno interessato i Comuni di Attigliano-Guardea, Orvieto-Montecchio-Baschi e gli istituti I.I.S. Artistica e classica con l'Ipsia di Orvieto, Liceo scientifico Majorana con Itc e Itg di Orvieto, Liceo classico Tacito con Isa di Terni e I.I.S. Casagrande con Itg di Terni”.

“Il dimensionamento della rete scolastica, relativamente al numero minimo di alunni che gli istituti comprensivi devono raggiungere per avere l'autonomia, rientra – ha ricordato Buconi - nelle competenze della Regione grazie alla sentenza numero 147 della Corte Costituzionale, fermo restando che non sono assegnati dirigenti scolastici agli istituti con meno di 600 alunni, soglia ridotta a 400 per i Comuni montani”.

“Per quanto riguarda l'offerta formativa, le Province hanno elaborato i Piani con i nuovi indirizzi aggiuntivi, sulla base di documentate esigenze degli istituti e del territorio di appartenenza: nel Comune di Perugia nuovo settore 'Turismo' all'Istituto tecnico 'Capitini-V. Emanuele'; a Foligno nuovo indirizzo 'Chimica materiali e biotecnologie sanitarie' all'istituto tecnico 'Leonardo Da Vinci', nuova articolazione 'Relazioni internazionali e marketing' all'Itc 'Scarpellini' e nuovo indirizzo 'Sportivo' per il liceo scientifico e artistico 'Marconi'; a Spoleto nuovo indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia” all'istituto 'Istruzione superiore tecnico-professionale'; a Narni nuovo indirizzo 'Sportivo' all'I.I.S. Scientifico-tecnico 'Gandhi'; a Fabro nuovo settore “Servizi per l'agricoltura, lo sviluppo rurale e la valorizzazione del territorio con indirizzo agrario” all'Istituto Omnicomprensivo Alto Orvietano-Istituto per l'agricoltura e l'ambiente 'Bruno Marchino'”.
“A seguito di audizioni richieste da presidi e sindaci di alcuni territori umbri – ha aggiunto - la Terza Commissione ha inserito nell'atto due ulteriori modifiche rispetto a quanto proposto dalla Giunta: il mantenimento dell'autonomia in deroga, con reggenza, della scuola secondaria di primo grado “F. Storelli” di Gualdo Tadino, e l'accorpamento delle scuole di San Venanzo (infanzia, primaria e secondaria) all'Istituto comprensivo di Marsciano, anziché a Fabro, come previsto dalla Giunta regionale, anche se devo rilevare il sopraggiunto parere contrario dell'Ufficio scolastico regionale, per l'impossibilità giuridica di accorpare scuole appartenenti a Province diverse, data la nomina in unico ruolo provinciale degli insegnanti. Infine, con il capogruppo del Pdl Raffaele Nevi, aggiungiamo un emendamento che prevede l'accorpamento dell'Istituto tecnico industriale Allievi di Terni con i geometri, come deliberato all'unanimità dal Comune di Terni”.

Per la minoranza, il relatore ROCCO VALENTINO (PDL) ha annunciato il voto contrario all'atto della Giunta regionale, affermando che esso “avrà conseguenze pesanti per le famiglie, alle prese con accorpamenti difficili da digerire, e sul lungo periodo anche per quanto riguarda la formazione degli studenti. C'è una relazione tra la singola scuola e il capo dell'istituto, che ne è garante e responsabile. Una regia che non può essere eliminata, senza pregiudicare il funzionamento della scuola stessa. Ripartiamo allora mettendo al centro del ragionamento la figura dei dirigenti, dei docenti e delle famiglie. Sulle scuole di San Venanzo ho votato a favore in commissione perché le ritengo molto vicine a Marsciano, ma la comunicazione dell'Ufficio scolastico regionale spiega chiaramente che c'è un regime contrattuale degli insegnanti che è organizzato per ruoli provinciali, ed alla luce di ciò l'emendamento presentato non ha più valore. Su Gualdo Tadino, invece, mi sembra che andiamo a creare un grave precedente, perché non si tratta di una scuola montana e non ha 600 alunni. Si va contro la legge. Propongo un emendamento per accorpare dunque la scuola media di Gualdo con la scuola elementare (poi bocciato con 7 voti favorevoli e 14 contrari su 21 presenti, ndr). Aggiungo che il Comune di Perugia, sia pure avendo a disposizione un altro anno per decidere, non ha presentato il proprio piano di dimensionamento scolastico, trovandosi alle prese con il problema di 4 scuole medie ('Foscolo', 'Carducci-Purgotti', 'Grecchi' e Bonazzi-Lilli', ndr) con quasi 600 alunni che però il prossimo anno saranno sottodimensionate”.

 

INTERVENTI
RAFFAELE NEVI (PDL): “ACCORPARE TECNICO INDUSTRIALE DI TERNI CON I GEOMETRI, COME DELIBERATO ALL'UNANIMITÀ DAL COMUNE DI TERNI – L'emendamento che presentiamo d'intesa con il presidente della Commissione Buconi vuole correggere la politica dei mega accorpamenti di istituti tecnici con quelli professionali, fino ad arrivare ad avere nella stessa scuola oltre 1500 studenti. Riteniamo giusto, invece, un accorpamento del tecnico industriale ternano con i geometri: sono entrambi istituti tecnici e vanno bene con le linee di indirizzo a cui la Provincia di Terni avrebbe dovuto attenersi, anziché ignorare la delibera assunta dal Comune di Terni all'unanimità”.

 

SANDRA MONACELLI (capogruppo Udc): “SU GUALDO TADINO SI E' CONSUMATO UN VULNUS, MENTRE LE RICHIESTE DEGLI AMICI VENGONO ACCOLTE - Troppi soggetti a decidere e troppi galli a cantare su questo atto che si approva a fine anno. Mi riferisco a Comuni, Province, Regione e partiti. Il Consiglio regionale ha piena titolarità sulla formazione scolastica, non possiamo limitarci a controllare se gli altri hanno fatto bene i compiti a casa. Con questa logica, in terza Commissione si è consumato un 'vulnus' nei confronti di Gualdo Tadino. Si è data una risposta miope e di basso profilo, prima ancora di entrare nel merito dei problemi posti da quel comune, senza ascoltarne le ragioni (il Comune aveva chiesto l'accorpamento alla direzione didattica, ndr). Non capisco quindi su cosa oggi si vota, se non sulla bocciatura di quel Comune: perché ha una maggioranza di diverso colore politico? Su San Venanzo, Comune interamente montano ma ancora agganciato alla provincia di Terni, l'Ufficio scolastico regionale ci dice di non accorpare con Marsciano e nemmeno ottenere la deroga. Rischiamo di approvare soluzioni sempre più provvisorie”.

 

ANDREA SMACCHI (Pd): “SU GUALDO PROROGATA LA SITUAZIONE ATTUALE PER NON FAR SCOMPARIRE UNA ISTITUZIONE ANTICA - Premesso che il Pd voterà a favore della proposta, voglio precisare che la vicenda Gualdo Tadino non sta nei termini in cui la descrive Sandra Monacelli. In questo caso il cambiamento non è avvenuto in terza Commissione, ma lo ha fatto il Comune di Gualdo, 48 ore prima del voto in Consiglio comunale, quando - senza alcuna partecipazione - ha stravolto la precedente proposta che puntava a salvare tre autonomie scolastiche ed ha deciso di accorpare la Scuola media Torelli alla direzione didattica. Questo significa far scomparire una istituzione antica, in un'area marginale in forte crisi. La scelta maturata in terza Commissione non va contro il Comune di Gualdo Tadino, ma proroga per un anno la situazione attuale, per rimettere tutti i soggetti intorno ad un tavolo evitando lo stravolgimento maturato 48 ore prima. L'emendamento presentato in terza Commissione che va in questa direzione, è stato preparato dopo aver ascoltato tutti i soggetti”.

 

FAUSTO GALANELLO (Pd): “L'INTEGRAZIONE DI SAN VENANZO CON MARSCIANO E' UN DATO DI FATTO, NON PUO' FERMARSI SOLO PER LA SCUOLA - Ricordo che un anno fa impegnammo la Giunta regionale a procedere all'accorpamento di San Venanzo al Comune di Marsciano, con il quale esistono già da tempo servizi comuni e una contiguità geografica logica. Come si fa ora a dire che la cosa non si può più fare, perché non sappiamo che fine faranno le Province. L'integrazione di San Venanzo a Marsciano è un dato di fatto, non può fermarsi solo per la scuola. Per questo chiedo di mantenere la scelta di un anno fa, puntando in alternativa ad ottenere la deroga. Insisto sul fatto che ci sono tutte le condizioni per accorpare le due realtà scolastiche e per farlo, che io sappia, non esistono impedimenti di legge”.

 

ORFEO GORACCI (Comunista umbro): “FAVOREVOLE, MA IN FUTURO CONFRONTIAMOCI PRIMA CON LE REALTA' TERRITORIALI E IMPEGNIAMOCI CONTRO LA DEMOLIZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA – Sono favorevole all'atto e sugli emendamenti mi adeguo a quanto hanno chiesto colleghi che conoscono i territori interessati meglio di me, ma non demonizziamo i comitati. Non si tratta di sette o otto familiari, ma del parere di associazioni composte da genitori, docenti, parroci, presidenti di pro-loco che rappresentano il sale della democrazia, quindi, in futuro evitiamo di fare quelli che vengono vissuti come sgarbi istituzionali, magari recuperando il confronto con le persone. Ed impegniamoci a evitare la demolizione della scuola pubblica portata avanti dai vari ministri Moratti, Gelmini ma anche Berlinguer, per non parlare di quello attuale, non eletto da nessuno. Mentre invece alle scuole private, ogni tanto, continua ad arrivare qualche 'mancia'”.

 

MASSIMO MANTOVANI (Pdl): “BENE PER SAN VENANZO, MA PERCHE' NO A QUANTO RICHIESTO DAL COMUNE DI GUALDO TADINO? - L'accorpamento di San Venanzo a Marsciano non solo è condivisibile, ma rispetta in pieno i criteri della autonomia scolastica che, voglio ricordarlo, non puntano alla difesa di qualche posto da dirigente, ma a coinvolgere il territorio nella formazione dei ragazzi e nella loro futura occupazione. Su Gualdo Tadino la cosa è diversa. Io credo che lì si sia consumato più di un vulnus. La terza Commissione ha cambiato la proposta fatta dal Comune di Gualdo Tadino, indipendentemente dai contenuti, ma sulla quale c'era il previsto parere del loro Consiglio comunale, della Provincia e della stessa Giunta regionale. Questo è un colpo di mano contro quel comune: una scelta che, per le modalità seguite, comporta anche l'impugnabilità dell'atto. Nel merito della nuova decisione, osservo che non si può parlare di polo scolastico unico per quella realtà, posta non in montagna ma lungo la Flaminia. Mi chiedo anche se ai comitati sono state date le giuste informazioni e se si è agito tenendo conto della necessità di evitare sprechi, dando il buon esempio”.

 

PAOLO BRUTTI (Idv): “E' LO STATO A DECIDERE SUL NUMERO DI DIRIGENTI, NON I NOSTRI ACCORPAMENTI - Ci sono aspetti relativi alle decisioni da prendere che richiedono alcuni chiarimenti. Non vorrei che nel caso di San Venanzo, che è giusto accorpare a Marsciano, si rischi di creare problemi al corpo docente. Mi riferisco al fatto che spostando un istituto da San Venanzo (Provincia di Terni) a Marsciano (Perugia) comporti cambiamenti nelle graduatorie provinciali degli insegnanti, mettendo a rischio eventuali riassunzioni in servizio. Più logico è fare in modo che San Venanzo mantenga la sua scuola. Anche sul fronte del contenimento della spesa per dirigenti ed insegnanti dobbiamo chiarire quanto le nostre decisioni possano influire, in ragione del fatto che è lo Stato a decidere sul numero dei dirigenti, non i nostri accorpamenti”.

 

CARLA CASCIARI (assessore all'istruzione): “LE ESIGENZE DEI TERRITORI SONO STATE ASCOLTATE, LA GIUNTA HA DELIBERATO PROPRIO SU DI ESSE - Sottolineo che, per quanto possibile, le esigenze dei territori sono state ascoltate. La Giunta ha deliberato proprio sulla base delle esigenze emerse, oltre che nel rispetto dei parametri di legge. E aggiungo che non è ancora legge la proposta del Ministero che prevede un dirigente ogni 900 alunni. Per quanto riguarda la scuola di Gualdo Tadino abbiamo deciso di rispettare quanto deliberato dal Consiglio comunale e accogliere il parere della Commissione consiliare. Sulle scuole di San Venanzo ricordo che la Giunta si è impegnata ad istituire un tavolo al quale hanno preso parte la Provincia di Terni, il Comune di San Venanzo e l'Ufficio scolastico regionale, ma a luglio era ancora in ballo la questione della provincia unica in Umbria, pertanto decidemmo di aspettare il parere del Miur. Allo stato attuale, è auspicabile l'accorpamento con Marsciano, sempre in attesa del parere definitivo del ministero. Infine, siamo favorevoli all'accorpamento dell'Itis Allievi di Terni con i geometri”.

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