Come si è evoluta la rete distributiva in Umbria nell’ultimo decennio? A fornire un quadro dettagliato, e che sarà aggiornato entro il 2011, è il Rapporto 2009 sulla “distribuzione commerciale in Umbria”, realizzato su incarico della Regione Umbria dall’Agenzia Umbria Ricerche (“Aur”) e illustrato stamani nel corso di un convegno a Palazzo Donini. Ne emerge, tra l’ampia mole di dati che fornisce, che si è registrata una forte crescita numerica degli esercizi di vicinato (ossia con superficie di vendita non superiore a 250 metri quadrati nei comuni sopra 10mila abitanti), passati da 14.526 del 1998 a 15.803 nel 2008. In crescita risultano anche gli esercizi del settore non alimentare (da 11.356 a 12.685), mentre c’è stata una contrazione, assai minore, di quelli alimentari (da 4.473 a 4.371). Si è assistito a una crescita generalizzata di superfici di vendita per circa 320mila metri quadrati; stazionario il numero delle grandi strutture (31), con un aumento di 21mila metri quadrati di superficie che si è verificato in maniera più consistente per le medie strutture, il cui numero invece si è ridotto.
“La ricerca – ha sottolineato il presidente di “Aur”, Claudio Carnieri – offre un quadro conoscitivo molto dettagliato e analizza le tendenze del settore, confrontandolo anche con la realtà nazionale. In Umbria – ha rilevato – dove il processo di terziarizzazione è arrivato a compimento particolarmente nel decennio 2000-2010, la distribuzione commerciale svolge un ruolo importante non solo dal punto di vista economico, poiché si intreccia strettamente con gli elementi costitutivi dell’identità dell’Umbria”.
“Entro fine anno – ha detto Carnieri – il complesso dei dati sarà aggiornato al 2010 in modo da consentire alla Regione di compiere scelte ancora più efficaci e puntuali per lo sviluppo del settore, in considerazione del peso che riveste per l’Umbria”.

Agenzia Umbria Notizie
 

SCHEDA
Ogni mille abitanti risultano in Umbria 13,8 esercizi commerciali: e' quanto emerge dalla ricerca sulla distribuzione commerciale in Umbria 2009, presentata oggi a Perugia. Nella regione, si registra una forte crescita numerica degli esercizi di vicinato che da 14.526 sono divenuti 15.803 al dicembre 2008, un ampliamento di 21.000 metri quadrati, nel decennio, della superficie di vendita delle grandi strutture, rimaste numericamente invariate (sono 31), una contrazione del numero delle attivita' alimentari, con 35 centri commerciali formalmente riconosciuti come tali, per una superficie di 105.000 mq, in cui operano 309 esercizi e servizi vari. Lo studio e' stato condotto dall'Agenzia Umbria Ricerche, su incarico della Regione Umbria, nell'ambito delle attivita' che l'Agenzia svolge all'interno dell'Osservatorio del commercio. Il rapporto - si legge in un comunicato della Regione - e' frutto della collaborazione del team di ricerca composto da Elisabetta Tondini (coordinamento generale), dall'esperto Andrea Kaczmarek, le ricercatrici Enza Galluzzo e Chiara Vivoli, il ricercatore informatico Emanuele Pettini ed e' stato impostato e supervisionato da Andrea Kaczmarek. In Umbria le imprese registrate sotto la voce Commercio ingrosso e dettaglio; riparazione beni personali e per la casa risultano 22.284, su un totale di 95.162, con un'incidenza percentuale del 23,4 per cento, appena inferiore alla media italiana. Tra il 2002 e il 2008 sono cresciute dello 0,6 per cento, con una flessione nel 2007, a fronte di una crescita del 2 per cento della media nazionale e del 6,7 di quella del Centro Italia. Nella maggior parte, il 56 per cento, si tratta di attivita' di commercio al dettaglio che, a differenza di quanto avvenuto a livello nazionale o di Centro Italia, e' cresciuto meno del comparto dell'ingrosso. Gli occupati nel settore sono 60.100 (dato 2007), pari al 15,2% del totale, con una crescita irregolare dal 2000 in poi, pari complessivamente all'11,9 per cento, piu' consistente rispetto alla media italiana ed appena al di sotto di quella delle regioni del centro (13,1%). Le donne rappresentano il 64% del totale degli addetti. Superiore al valore nazionale, ma inferiore a quello centroitaliano, e' il valore aggiunto che, sempre al 2007, e' per questo comparto di 2.224,9 milioni di euro correnti, pari all'11,6% di quello riferito a tutti i settori economici ed al 16,9% di quello della sola voce servizi. Quanto alla rete di vendita, nel 2008 l'Osservatorio nazionale del commercio presso il Ministero dello Sviluppo economico indica in 12.197 unita' le attivita' primarie di commercio al dettaglio, la cui consistenza in Umbria risulta in crescita. Prevalgono le imprese individuali (53,1 per cento, ma la media nazionale e' del 61,5), seguite dal 28,7 di societa' di persone (piu' della media italiana) e un 16,9 per cento di societa' di capitali. Circa l'articolazione merceologica, gli esercizi del settore alimentare (2.808, mentre 8.036 sono del settore non alimentare) rappresentano in Umbria una quota percentuale sul totale (25,9%) appena inferiore alla corrispondente nazionale (27,1%). Per quanto riguarda le superfici di vendita, si segnala una incidenza piu' elevata di esercizi piu' grandi (15,3 per cento) rispetto al dato nazionale (11,8 per cento), secondo un modello piu' simile a quello del Nord Italia. La grande distribuzione, intesa come esercizi al dettaglio con superficie superiore a 400 mq, nel 2008 e' rappresentata in Umbria da 429 unita', con 15 addetti medi per esercizio ed una superficie media di 1.023 metri quadrati. Quanto alla spesa delle famiglie umbre (nel 2007 pari a circa 13 milioni e 77mila euro), la spesa media pro-capite e' di 14.882 euro, inferiore rispetto a quella che si registra a livello nazionale (15.430 euro), Italia del Nord (17.493 euro) e Centro Italia (16.781 euro). Prevale l'acquisto di beni (51,7 per cento) rispetto ai servizi (48,3%); il 17 per cento della spesa riguarda l'alimentazione. - L'indagine Aur: La rete distributiva al dettaglio esistente in Umbria al 31 dicembre 2008, intesa come complesso di tutte le attivita' censite presso i comuni, e' costituita da 17.056 esercizi commerciali che coprono una superficie di vendita complessiva di 1.964.646 mq. Di tali esercizi, 12.186 sono in provincia di Perugia e 4.870 in quella di Terni. Le medie strutture sono 1.222; di queste 350 sono a prevalenza alimentare. Le grandi strutture di vendita risultano 31, di cui 21 con superficie tra 2.500 e 5.500 e tra 1.500 e 3.500 metri quadrati, rispettivamente nei comuni con piu' o meno di 10.000 abitanti, e 10 con superficie ancora maggiore. Esse coprono, nel complesso, 135.444 mq di superficie di vendita che rappresentano il 6,9% della superficie totale presente in Umbria. Delle 1.253 di media e grande distribuzione censite, 78 trattano esclusivamente prodotti alimentari, 867 prodotti non alimentari e 308 entrambi i settori. La titolarita' delle medie e grandi strutture e' generalmente in capo a societa' di capitali. Grandi strutture in grandi comuni, piccole strutture in piccoli comuni e' il criterio di localizzazione che da anni e' stato introdotto in Umbria ed in genere cosi' si riscontra, pur con qualche eccezione. Da segnalare che solo il 5 per cento delle medie e grandi strutture e' posto nel centro storico (in cui si colloca il 7,2 per cento delle strutture complessive, in genere di piccola dimensione). La rete distributiva regionale mostra una situazione fortemente differenziata. La presenza di medie e grandi superfici di vendita e' stata segnalata in 73 dei 92 comuni. La dinamica delle aperture negli ultimi tre anni rileva: 38 strutture sorte nel 2006, 51 nel 2007 e 48 nel 2008.

 

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