di Alfonso Gianni

Nell'intervista odierna a Repubblica Sergio Cofferati si pronuncia favorevole all'invio di armi all'Ucraina. Quello che mi colpisce è l'argomento usato, cui peraltro ha fatto accenno anche Cuperlo qualche giorno fa, se la memoria non mi tradisce. Ovvero che anche i partigiani italiani ricevettero aiuti militari. Ma la condizione nella quale i nostri partigiani combatterono era molto diversa per il nemico che avevano di fronte, ovvero il nazismo, di cui il fascismo era antesignano e seguace allo stesso tempo, la cui ideologia comprendeva la distruzione della vita umana di interi popoli. Non è la condizione, da qualunque parti lo si guardi, dello scontro, seppure impari, fra Russia e Ucraina. Ma soprattutto l'aiuto ai partigiani italiani avvenne in un contesto di belligeranza generalizzata, la seconda guerra mondiale appunto. Il che ora non è e non è bene che lo diventi.

Condividi