TERNI - Il direttore della Confcommercio di Terni, Leandro Porcacchia, e un suo collaboratore, Sergio Briganti, sono stati arrestati oggi pomeriggio dalla polizia con l'accusa di estorsione.

Al centro dell'indagine una richiesta di 100 mila euro fatta - secondo l'accusa - a un ristoratore che doveva aprire un locale alla periferia della citta'. I due sono stati bloccati al termine di indagini in corso da circa tre mesi. L'inchiesta e' stata condotta dalla squadra mobile della questura e coordinata dal sostituto procuratore Elisabetta Massini.

I due sono stati bloccati oggi pomeriggio nella sede della Confcommercio di Terni. La polizia e' intervenuta al momento del passaggio del denaro, alla presenza del ristoratore che sarebbe stato vittima dell'estorsione. Sequestrati alcuni assegni e altri documenti ora al vaglio degli investigatori. Al centro dell'indagine l'affitto e la successiva vendita di un ristorante nell'immediata periferia della citta'. Operazione che l'attuale proprietario (al momento risultato estraneo alla vicenda) aveva affidato alla Confcommercio.

Il denaro - in base all'ipotesi accusatoria - sarebbe stato chiesto al potenziale acquirente per agevolare la pratica. Il difensore di Porcacchia, l'avvocato Massimo Longarini, ha definito l'arresto ''un provvedimento assurdo''. ''Il mio assistito - ha aggiunto - e' estraneo a ogni addebito''.

Nessun commento al momento su quanto successo da parte dei vertici della Confcommercio di Terni.

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