CITTA’ DI CASTELLO - “In tempi di disoccupazione e precariato, un’impresa che assume è una mosca bianca; se l’incremento degli addetti avviene nell’ambito di un processo di espansione aziendale, allora è giustificato cominciare a coltivare un moderato ottimismo sulla possibilità di gettarci alle spalle questa lunga crisi economica”: è il commento del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta alla visita compiuta presso lo stabilimento, dove dal 1970 Sacofgas produce misuratori a membrana, sia domestici che industriali, con dispositivi di telelettura a distanza.

Il presidente del gruppo Sacofgas, Lorenzo Petrogalli Neeff, nel ripercorrere la storia dell’azienda, ha annunciato l’intenzione di continuare ad investire sul territorio con progetti di innovazione sulle linee di produzione, dopo che nello scorso aprile Sacofgas ha ottenuto la certificazione europea di tutta la gamma dei suoi prodotti.

“Il nostro è un marchio conosciuto a livello mondiale nel settore della misura del gas” dichiara Petrogalli Neeff “Nonostante la contrazione dei consumi, negli ultimi due anni su un giro d’affari di circa undici milioni di euro, abbiamo migliorato il fatturato di oltre il 30% e aumentato l’organico di trenta unità, arrivando a novanta addetti. Siamo intenzionati a proseguire su questa strada, puntando su specializzazione e qualità”.

“Ho voluto rendermi conto personalmente di questa realtà in grado di produrre sana e buona occupazione attingendo alle professionalità del territorio e alle risorse umane che la crisi ha purtroppo liberato” ha aggiunto il sindaco “Anche se le ricette non spettano agli amministratori, è evidente che la tecnologia e l’innovazione rappresentano un vantaggio competitivo capace di compensare altri gap con cui il nostro territorio deve fare i conti per dirsi strutturalmente fuori dalla crisi. L’ente locale guarda con attenzione ad esperienze che possano aprire una strada, indicare un percorso o semplicemente infondere ottimismo agli imprenditori, in prima linea nei mercati emergenti per riconquistare quanto la crisi ha eroso. Le istituzioni hanno intenzione di fare la loro parte, sollecitando in tutte le sedi deputate il completamento delle infrastrutture e sostenendo con politiche attive i processi di modernizzazione e sinergia tra imprese, perché la ripresa economica si affianchi ad una decisa e stabile ripresa dell’occupazione”.
 

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