SPOLETO- Le qualita' architettoniche e naturali di Spoleto sono state spesso scelte come set da maestri della settima arte come Fellini, Ferreri, Malle, De Sica. Oggi, all'interno del sito internet del Comune di Spoleto, alla sezione 'La Citta'', e' possibile leggere un elenco delle maggiori pellicole girate nella citta' del Festival dagli anni 40 ad oggi. In una ideale antologia di momenti che fanno di Spoleto set importante spicca la scelta di Louis Malle, uno dei maggiori registi della Nouvelle Vague, che nel suo 'Vie prive' (Vita privata, 1961) dedica alla citta' del Festival tutta la seconda parte della pellicola con Mastroianni e la Bardot.

Degne di menzione sono pero' anche la scelta di Fellini che si servi' del Teatro Nuovo nel suo 'Lo Sceicco bianco' (1952) per ambientarvi la sequenza del Teatro dell'Opera (location utilizzata anche da Peter Del Monte per il suo 'Etoile', 1988), e quella di De Sica che quando giro' la commedia 'Caccia alla volpe' (1966) sfrutto' il set carcerario della Rocca, allora adibita a penitenziario, per una sequenza di evasione. Molti anche i thriller girati a Spoleto come 'L'Etrusco uccide ancora' (1972) di Armando Crispino o 'Sette orchidee macchiate di rosso' (1972) di Umberto Lenzi, ma anche film d'autore, come l'episodio 'Il professore' del film 'Controsesso' diretto da Marco Ferreri con Ugo Tognazzi o 'La Califfa' (1971) di Alberto Bevilacqua sempre con Tognazzi.

Molte anche le commedie cui Spoleto fa da sfondo ricorrente sia in 'Mariti in pericolo' (1960) di Mauro Morassi con Mario e Memmo Carotenuto e Sylva Koscina, 'Vedo Nudo' (1959) di Dino Risi e 'Io e mia sorella' (1987) di Carlo Verdone. Recentemente Sam Mendes, regista premio Oscar per American Beauty, ha scelto Piazza Duomo per lo spot istituzionale della Telecom.
 

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