PERUGIA - Per sette nuovi cittadini italiani (i primi, quest’anno, nel Comune di Perugia; l’anno scorso furono in tutto circa 300) oggi è stato un giorno speciale. Nella solennità di una sede istituzionale prestigiosa, Palazzo dei Priori, e davanti al sindaco della città, hanno giurato fedeltà alla Costituzione e sono diventati a tutti gli effetti cittadini italiani.

La cerimonia non è nuova, ma è nuovo il contesto. Raccogliendo una raccomandazione del Prefetto Cardellicchio, il Comune ha deciso di dare a questo momento “l’attenzione ed il tono che merita” (parole del Prefetto in una lettera al sindaco Boccali). In passato la procedura aveva più il senso della conclusione di un percorso burocratico, senza una particolare solennità ed enfatizzazione.

Nel portare loro il saluto dei perugini il sindaco ha fatto ai sette nuovi cittadini italiani tre doni simbolici: una copia della Costituzione, l’ Inno nazionale (al suono del quale si è aperta oggi la cerimonia) ed una stampa con la Fontana Maggiore. Il sindaco ha ricordato anche che chi a Perugia vive, lavora, contribuisce alla crescita della comunità, deve essere considerato perugino a prescindere dal suo Paese  di provenienza, ed ha sostenuto la necessità che il Parlamento che uscirà dalle elezioni metta mano ad una nuova legge sulla cittadinanza, dopo che numerosi disegni di legge in materia sono di fatto fermi da anni. Da oggi per i nuovi cittadini  – sono ancora le considerazioni del sindaco – stessi diritti e stessi doveri per lavorare allo sviluppo dell’ Italia.

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