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ECCO IL VIDEO TV SULL’AFFAIRE MORO: INTERVISTA ESCLUSIVA DI GIUSEPPE CASTELLINI ALL’ON. GIUSEPPE FIORONI, PRESIDENTE COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SUL RAPIMENTO E L’UCCISIONE DI ALDO MORO. LE VERITÀ NASCOSTE VENGONO A GALLA.

Il 9 maggio 1978 il cadavere dell’Onorevole Aldo Moro fu fatto trovare dalle Brigate Rosse a Roma in via Caetani, traversa tra Piazza del Gesù (sede nazionale della Dc) e via delle Botteghe Oscure (sede nazionale del Pci) nel bagagliaio di una Renault rossa. Moro era stato rapito – e gli uomini della sua scorsa tutti uccisi – il 16 marzo precedente nell’agguato di via Fani. A due settimane dal 9 maggio sta andando in onda in Tv (in Umbria su canale 11-Trg, nelle altre regioni va in onda in giorni e orari differenziati impossibili da sintetizzare qui), nell’ambito de “Le Interviste di qualità, l’intervista esclusiva al Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul rapimento e e sulla morte di Aldo Moro, l’Onorevole Giuseppe Fioroni (già ministro della Pubblica istruzione).

Le “Interviste di qualità” sono curate da Giuseppe Castellini (produzione Nuovo Giornale Nazionale, regia e montaggio Gamma Multimedia Italia di Roberto Sportellini).

La Commissione ha prodotto un documento dettagliato di 273 pagine, approvato all’unanimità dal Parlamento, basato tutto su dati oggettivi (tantissimi documenti, non pochi dei quali inediti, moltissime audizioni e accurati sopralluoghi) e che presenta l’Affaire Moro per molti versi sotto una luce diversa. Smentendo il famoso memoriale Faranda-Morucci su tutta una serie di questioni, mettendo in luce gravi omissioni ed errori, come pure un brodo di relazioni in cui maturò e fu attuato il rapimento. L’Onorevole Fioroni, con grande franchezza e chiarezza, sintetizza questo corposo lavoro d’indagine, segnalando le principali nuove verità acquisite e le nuove strade d’indagine aperte. Perché finché non sarà fatta completa chiarezza su quella tragica vicenda, il fantasma di Moro continuerà ad aleggiare sulla Repubblica. C’è bisogno di verità, di tutta la verità. E va dato atto a Fioroni e alla Commissione di aver avuto coraggio nel portare alla luce fatti la cui importanza non sfuggirà certo a chi seguirà l’intervista.

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