PERUGIA - E' una ''contestazione alternativa'' quella formulata oggi dal gup di Perugia nei confronti del finanziere Dario Galluccio rinviato a giudizio nell'ambito dell'indagine sulla scomparsa della studentessa Sonia Marra. Il giudice ha infatti ipotizzato a suo carico il concorso nell'occultamento del cadavere della giovane o ''alternativamente'' il favoreggiamento personale del principale indagato, Umberto Bindella, per le dichiarazioni rese agli investigatori.

Sara' ora la Corte d'assise di Perugia a doversi pronunciare in merito. ''Accuse una agli antipodi dell'altra'' ha commentato l'avvocato Francesco Falcinelli, difensore di Galluccio. ''Con serenita' e determinazione - ha aggiunto il legale - dimostreremo nel processo l'assoluta inconsistenza di ogni addebito''.

Galluccio, un conoscente di Bindella, ha sempre proclamato la sua estraneita' ai fatti.

Sonia Marra, originaria di Specchia (Lecce), e' scomparsa dalla sua abitazione di Perugia nella notte tra il 16 ed il 17 dicembre del 2006, all'eta' di 25 anni. Nel capoluogo umbro studiava per diventare tecnico di laboratorio biomedico e faceva volontariato come segretaria presso la scuola teologica di Monte Morcino, frequentata anche da Bindella. Nonostante lunghe e articolate ricerche il suo corpo non e' mai stato trovato. Bindella e' stato anche arrestato nel corso delle indagini ma poi rimesso in liberta'. Oggi ha assistito in aula alla lettura della decisione del gup Massimo Ricciarelli. Uno dei suoi difensori, l'avvocato Daniela Paccoi, ha parlato di ''decisione gia' scritta''. In aula anche la sorella di Sonia, Anna Marra. La famiglia della studentessa si e' infatti costituita parte civile attraverso l'avvocato Alessandro Vesi. ''Abbiamo fiducia nella giustizia - e' stato il commento di Anna Marra - e nel processo la verita' verra' a galla. Spero di sapere finalmente che fine ha fatto mia sorella''. Per concorso nell'occultamento di cadavere il gup ha rinviato a giudizio anche un amico di Bindella, il finanziere Dario Galluccio. Anche quest'ultimo si e' sempre detto completamente estraneo alla vicenda.
 

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