di Nicola Bossi

PERUGIA - La Coop Centro Italia è una delle realtà economiche più importante dell'Umbria. Da alcuni giorni l'azienda è stata protagonista di un clamoroso abbandono dal consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Spoleto di Giorgio Raggi, Il Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Coop Centro Italia, dopo la lettura di un piano industriale che non soddisfa neanche Banca Italia.

La Coop con il suo 4 per cento fa parte dei soci di minoranza dell'istituto di credito per gran parte umbro; inoltre ad alimentare la banca ci pensano i tantissimi soci e lavoratori che delle diverse filiali operano in Coop. Operazioni e conti correnti assicurati.

Ora però il colosso Coop non si è limitato a lasciare il Cda con Raggi, ma da metà gennaio ad inizi febbraio gli interessi commerciali ed economici si sono spostati - o meglio dire si sarebbero rafforzati - sulla linea di credito e di export e import della filiale umbra della Banca Nazionale del Lavoro, sotto ormai il controllo di fondi di investimenti dei francesi.I manager della Bnl umbri - che operano con aziede con un fatturato sopra svaritati milioni di euro.

Il potenziamento di questo asse potrebbe indebolire ulteriormodo la posizione di presidente della Bps, Antonini? La Coop starebbe giocando la carte monte dei paschi per rendere più competitivo e globale l'istituto? Oppre  ha semplicemente deciso di cambiare cavallo?   

                             

 

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