''Elisa ha diritto alla sua dignita', soprattutto ora. Se eviteremo di scavare brutalmente nella sua esistenza gliela garantiremo'': e' il sindaco di Citta' di Castello, Luciano Bacchetta, il giorno dopo il ritrovamento del cadavere della sua giovane concittadina, Elisa Benedetti, a chiedere di ''rifuggire dalla tentazione di trasformare la sua assurda morte in un caso sociale e la sua storia in un racconto di pubblico dominio''. ''L'amministrazione comunale si stringe con affetto ad una famiglia cosi' duramente colpita negli affetti piu' cari'', dice - in una nota - Bacchetta, secondo il quale ''oggi non e' il giorno dei commenti o delle analisi sociologiche ma di un silenzio rispettoso del dolore che il padre, il fratello ed il compagno di Elisa Benedetti stanno affrontando, per un destino incomprensibile e ingiusto. In attesa che l'indagine ci consegni la verita' sulle ultime ore di Elisa, ognuno di noi dovrebbe interrogarsi e riflettere sul mistero della vita e della morte, avendo il massimo riguardo delle persone coinvolte e della vicenda umana di cui sono portatrici''. Dopo aver precisato che ''Elisa non risulta ad alcun titolo utente dei servizi sociali'', il sindaco di Citta' di Castello la descrive come ''una ragazza integra e intelligente, padrona della propria esistenza anche nella dura prova che la vita le stava imponendo, non diversa negli stili di vita da tante sue coetanee''.

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