Nelle ultime settimane è stato presentato alla cittadinanza il progetto di demolizione e ricostruzione della scuola secondaria di primo grado Anna Frank di Cannara, dichiarata parzialmente inagibile in seguito agli eventi sismici del 2016. La nuova scuola, bandiera dell’amministrazione leghista sin dai tempi della campagna elettorale, risulta essere totalmente insufficiente per la popolazione scolastica cannarese. La scelta di demolire l’edificio esistente anziché valutarne attentamente l’adeguamento, a fronte di un vantaggio economico mai veramente esplicitato nel dettaglio, è stata pagata a caro prezzo dagli studenti e dalle studentesse, costretti a trascorrere anni chiusi in una palestra da cui sono state ricavate delle aule, con noti problemi di insonorizzazione e umidità.

Del progetto che viene presentato oggi dopo sei anni, quando molti altri comuni hanno già inaugurato le nuove strutture, l’opposizione denuncia la totale mancanza di visione e di programmazione. Ai cannaresi viene offerta una scuola media più piccola di quella che avevano, che viaggia su standard minimi in termini di capienza e incapace di soddisfare un eventuale aumento della popolazione scolastica. Le criticità sono molte e diffuse, ne citiamo solo alcune; solo 6 aule e 3 spazi laboratoriali, totale assenza di aree esterne di supporto alla formazione educativa e mancata previsione di uffici di segreteria e presidenza. L’opposizione, inoltre, nutre ulteriori dubbi e perplessità intorno al secondo progetto; la costruzione di un polo dell’infanzia a ridosso della scuola media, con cui condividerebbe, tra l’altro, alcuni servizi. Infatti pur essendo questo una necessità già manifestata dai cannaresi, risulta totalmente inaccettabile nella forma in cui si intende realizzarlo. Non ne condividiamo né il carattere promiscuo tra tre diversi ordini scolastici (asilo nido, scuola dell’infanzia e scuola media) né la minor capienza delle strutture né, infine, la mancanza di chiarezza sulle modalità di gestione.

La scuola pubblica è un servizio educativo imprescindibile che ricade su tutto il tessuto sociale di un territorio, una scuola meno funzionale è, in primo luogo, dannosa per gli studenti e le studentesse e, secondariamente, contribuisce all’indebolimento di tutta la comunità. Ci chiediamo quindi se questa amministrazione abbia o meno  intenzione di perseguire un progetto di sviluppo a favore della cittadinanza che vada oltre il mandato elettorale oppure voglia solo lasciare una traccia del proprio passaggio.

 Alla luce della preoccupante migrazione di parte della popolazione scolastica cannarese verso gli istituti dei territori limitrofi, invitiamo la giunta a non affogare tutti i principali servizi scolastici all’interno di una singola area ma di fare una valutazione a lungo termine e dare finalmente ai cannaresi la scuola che meritano. In questo momento storico gli amministratori sono chiamati ad avere una visione del futuro ambiziosa e coraggiosa al fine di gestire nel migliore dei modi una concentrazione di risorse economiche più unica che rara, evitiamo che i personalismi portino a disservizi e allo spreco di denaro pubblico.

Chiediamo all’Amministrazione comunale quindi di accogliere le preoccupazioni dell’opposizione, della cittadinanza e del mondo della scuola e di aprire una vera fase di partecipazione e condivisione dei progetti legati all’edilizia scolastica, è in gioco il futuro dei nostri figli e la sopravvivenza della nostra comunità.

 

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