"Il lavoro è la priorità per chiunque andrà a governare il Paese, non c'è sviluppo o ripresa se non c'è il lavoro". E' quanto afferma il candidato alla camera dei Deputati per il Centro democratico comunale Filippo Cardone, presente all'incontro con l'Attivo Regionale della Cgil Umbria, in occasione della discussione del  nuovo Piano di Lavoro regionale. La proposta della Cgil, illustrata stamane presso il Giò Hotel di Perugia alla presenza del Presidente della Regione Catiuscia Marini, nasce dalla ferma convinzione che non si aprirà una nuova stagione di crescita e sviluppo del nostro Paese se non si artirà proprio dal lavoro.

 

"Nel momento in cui chiudono circa 30 aziende al giorno, diventa una necessità il Piano del lavoro nel bilancio dell'economia - sottolinea Cardone - il Governo che andrà ad operare dovrà pensare, in primis, ad una nuova politica economica, industriale, fiscale ed ambientale. Per quanto concerne le politiche per lo sviluppo, si dovranno necessariamente adottare provvedimenti in materia di cuneo fiscale, liberalizzazioni e accesso al credito. Bisognerà prevedere, allo stesso tempo, il pieno utilizzo dei fondi strutturali europei ed un piano straordinario per il rilancio concreto del Mezzogiorno, consci del fatto che il rilancio della Nazione passa per il  rilancio del Mezzogiorno, al di là delle solite spinte secessionistiche e propagandistiche della destra. Di certo, – continua Cardone – va rivista anche la riforma del lavoro targata Fornero, per garantire la salvaguardia dei diritti degli esodati, stabilizzare il precariato, investire nella ricerca e nella formazione, anche attraverso una maggiore valorizzazione dell'apprendistato. Difesa del lavoro, ma sopratutto creazione di nuovi posti di lavoro, questi devono essere gli obiettivi da perseguire nel corso della prossima legislatura. Di pari passo con la riforma del lavoro – prosegue Cardone – deve andare la riforma fiscale, con l'emersione dell'economia sommersa, che rappresenta circa il 30% dell'economia nazionale e che costituisce di per sé un freno alla crescita e allo sviluppo del Paese".

Il candidato del Centro democratico ha tenuto, infine, a precisare quanto avvenuto di recente in Consiglio comunale in merito al capitolo Umbria Mobilità. "In questa particolare vicenda – conclude Cardone – abbiamo dimostrato come maggioranza, responsabilità e solidarietà, dando il via libera alla ricapitalizzazione di Umbria Mobilità, un'azienda che a causa di una pregressa gestione poco accorta, rischia ora il default. Riteniamo come Centro democratico che sia necessario salvare il servizio e salvaguardare i 1.600 operatori del settore. Prendiamo atto delle contraddizioni di quelle componenti, come Rifondazione Comunista e Pdci, storicamente vicini ai cittadini e ai lavoratori, che all'interno della maggioranza si sono defilati (Idv ha votato, invece, a favore) evidenziando ancora una volta le diversità di veduta all'interno della coalizione Ingroia".

 

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