Camera di Commercio: Green Economy strada obbligata per l'Umbria

PERUGIA - ''Obiettivo Impresa'' rivista della Camera di commercio di Perugia, ha tenuto il primo forum del 2011 sul tema ''Green Economy: per uno sviluppo sostenibile dell'Umbria''. Un convincimento e' emerso in maniera piu' o meno netta da tutti gli interventi: la Green Economy appare, sempre piu', non come una opzione possibile, ma come la strada obbligata ''l'unica - ha detto Mauro Spagnolo direttore di rinnovabili.it - che puo' consentirci di assicurare alle generazioni future condizioni di vita almeno pari alle nostre''.

Il punto - e' detto in un comunicato della Camera di commercio - e' individuare e disciplinare il percorso piu' adatto, quello che consenta di far transitare l'attuale sistema verso una economia ad impatto ambientale contenuto, dunque sostenibile.

''Una economia verde, che detto in maniera molto elementare - ha affermato Mauro Basili, dirigente Enea e consulente Dintec - deve cercare di produrre piu' e meglio con meno''.

Ma quanto vale oggi la Green Economy? In Umbria una stima recente parla di 10 miliardi di euro, l'8% circa del valore nazionale che supera i 122 miliardi di euro. Su scala planetaria Eurispes fissa a 810 miliardi il giro di affari riconducibile alla Green Economy. Numeri che identificano un processo economico forte, comunque non trascurabile, ma ancora forse scarsamente percepito come una opzione irrinunciabile, da cui in ogni caso usciranno modificati il modo di produrre ricchezza, ma anche i modelli e gli stili di vita di ognuno di noi.

Ecco quindi che la Green Economy oltre che ad un diverso approccio economico rimanda ad un modo diverso di intendere la vita. L'Ige, indice di Green Economy elaborato da ''Fondazione Impresa'' consente di stilare una sorta di classifica nazionale dell'Economia Verde: l'Umbria si colloca nella parte bassa, al 13/o posto su 20. Per quanto riguarda l'Agricoltura Biologica la regione sale al quarto posto nella graduatoria per numero di operatori, 150 ogni 100 mila abitanti e occupa l'ottavo per superficie agricola destinata al biologico. Undicesima posizione per la produzione di energia elettrica da fonti idriche e fonti rinnovabili (173 kwatt per abitante).

Tutte le regioni italiane escono perdenti rispetto ad esperienze maturate nei paesi del nord Europa, a cominciare dalla Germania, la nazione piu' orientata verso una economia verde, ''dove - ha ricordato Francesca Regina, direttore Ufficio Berlino della Camera di commercio italiana per la Germania - sono state gia' poste le fondamenta della Green Economy e ad esempio sono state realizzate abitazioni-pilota che producono energia in quantita' doppia rispetto al consumo''.

''Le scelte Green Economy - ha detto il presidente della Camera di commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni - devono essere ispirate e indirizzate da un sistema normativo chiaro ed univoco. Tutela ambientale, qualita' della vita, creazione della ricchezza: per muoverci declinando insieme questi obiettivi dobbiamo poter contare un indirizzo politico chiaro, a livello centrale ma anche locale, che per ora sembra non esserci. La rilevanza degli obiettivi che ci vengono proposti e' tale che non possiamo permetterci di navigare a vista. Con quali interventi, c'e' da chiedersi, potremo cercare di raggiungere la soglia del 17% del fabbisogno energetico totale da realizzare con fonti rinnovabili - limite fissato dalla Comunita' europea - quando in Umbria fatta 100 la quota rinnovabile, l'incidenza dell'Idrico e' pari al 90%, dell'eolico allo 0,1%, del fotovoltaico al'1,7% e delle biomasse all'8,2%?''.
 

Condividi