Dopo due anni di trepida attesa arriva sui banchi del Parlamento il Buco di Bilancio di Montefalco, quei milioni del "Buco della Tesei", come lo hanno chiamato tutti, che hanno visto polemiche, interventi della Corte dei Conti, fiumi di inchiostro di prese di posizione. La notizia è di quelle che ti fanno dire: apperò finalmente! Qualcuno si decide a presentare un'interrogazione in Parlamento per sapere la verità. Tutti felici e contenti che si sappia la verità su quelo buco e che tra Ministero dell'Interno e delle Finanze possa metterci il naso, ma non vi affannate troppo, è una di quelle notizie d'agosto da leggere sotto l'ombrellone, freddure che possano rinfrescare la torrida estate di chi è in ferie. 

Perchè lo diciamo? Semplicemente perchè è sorprende che a farlo sia stato chi il "Buco della Tesei" lo conosce alla perfezione. Parliamo di Walter Verini, deputato umbro del PD. Già perchè erano i giorni, i mesi, le stagioni dove il nostro Walter regionale, oltre a essere sempre Deputato era il grande manovratore per partito umbro, quello che ha vissuto il buco, la crisi della Regione con le dimissioni della Marini, le battute di Zingaretti e conseguente suggerimento di uscita di scena della Governatrice, le Elezioni, la botta di Caporetto della Sinistra, l'avvento del destra di centro in regione. 

Ci domandiamo, mentre gustiamo una Cedrata Tassoni allo stabilimento Pepito a due passi dall'avversario Papete di salviniana memoria, come mai il buon Verini aspetti la settimana di Ferragosto per prendere carta e penna e fare la sua interrogazione? Ultimo atto prima di concedersi la meritata vacanza marinara? O un momento di stizza dove ci si sente animosi di lottare contro i mali che si sono visti, discussi e ingoiati per due anni? Ma era difficile pensare a quella interrogazione un anno prima, 16 mesi prima è meglio via. Perchè diciamo 16 mesi prima? Beh perchè 12 mesi, avanti ad oggi, la stessa interpellanza, pitta pitta l'ha fatta la Senatrice Emma Pavanelli, umbra anche essa in Senato per il M5S, il 31 luglio del 2020, anche qui in piena vacanza marinaresca, quasi che a parlare del Buco della Tesi a novembre o a ottobre sia disdicevole: "questa interpellanza non è consigliata ai minori se non accompaganti da un adulto, visti i contenuti".  

Per la lettura sotto l'ombrellone e per dovere di cronaca vi proponiamo testo del nata stampa inviataci dal Deputato del PD.

Il Deputato PD, Walter Verini, rende noto di aver presentato un’interrogazione urgente alla Ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, nonché al Ministro dell’Economia e Finanze, Daniele Franco, al fine di accertare la situazione economico-finanziaria del Comune di Montefalco, e ristabilire quanto prima una gestione finanziaria scrupolosa e rispettosa della legislazione vigente.  “Ho ritenuto opportuno, quanto doveroso, portare questa vicenda all'attenzione del Governo - sottolinea il deputato Dem - con l'obiettivo di scongiurare un rischio concreto, ovvero quello che a pagare le conseguenze del dissesto economico-finanziario comunale siano gli stessi cittadini di Montefalco”.  

Tenuto conto che dal 2016 ad oggi, l'amministrazione comunale sta disattendendo tutti i piani di rientro - aggiunge Verini – e ha continuato a far lievitare il proprio disavanzo, portandolo a superare la soglia dei 4 milioni di euro, rendendolo, di fatto, non più sanabile con mezzi ordinari, credo sia importante che le istituzioni vigilino attentamente sul rispetto scrupoloso delle norme, così da arrivare a ripristinare le condizioni di ordinata gestione contabile e di trasparenza amministrativa”. “Il mancato rispetto della diffida prefettizia riguardante lo stato di dissesto dell’ente dello scorso gennaio - prosegue Verini  - a cui è seguito il disperato tentativo di avviare le procedure di riequilibrio pluriennale, pur in mancanza di requisiti di legge rispetto, alla trasparenza, alla veridicità e all’attendibilità degli atti prodotti a supporto dei bilanci, rende la vicenda di Montefalco molto complessa e di difficile composizione”.

“Stupisce per altro - conclude il parlamentare -  che gli atti fin qui prodotti non abbiano fatto ancora piena luce sulle effettive responsabilità e su una cattiva gestione finanziaria e amministrativa che, se non affrontata a dovere, può, davvero, mettere a repentaglio il futuro della città e dei suoi cittadini”.

 

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