Barbara Isidori

Con il nuovo anno riprende il campionato dei grifoni. Mercoledì, infatti, alle ore 21.00 sarà ospite dei della Liomatic la formazione seconda nella classifica di girone, Trieste. L’Acegas ha totalizzato fino ad oggi 20 punti ed al momento ha una partita in meno a referto visto che deve recuperare il match valido per la sedicesima giornata di campionato contro Omegna. Nell’ultimo scorcio di campionato Trieste è uscita sconfitta dallo scontro diretto con Trento, disputato in trasferta, ma ha vinto tre delle ultime quattro partite. Non esaltante neanche il finale 2011 per la Liomatic con 3 sconfitte consecutive. Insomma è tempo di voltare pagina e tornare a mettere in cascina punti importanti.

Ad iniziare da domani anche se la gara non sarà una passeggiata. Parola di coach Furio Steffè. “L’Acegas è una squadra costruita ad immagine e somiglianza del suo allenatore Dalmasson, uno che sa fare molto bene ed esperto della categoria. Per quanto riguarda il roster posso solo dire che è molto valido ed è formato da giocatori molto concreti ai quali sono stati aggiunti giovani interessanti che provengono tutti da zone molto vicine a Trieste. Una squadra che gioca sempre in maniera molto equilibrata e abile nello sfruttare qualsiasi situazione commettendo pochi errori. Una buona combinazione tra senior ed under insomma”.


Un giro di boa impegnativo per la Liomatic che con il nuovo anno vuole cercare un prontissimo riscatto dopo le ultime e cocenti sconfitte che hanno lasciato molto amaro in bocca. “Dobbiamo prepararci a fare una partita più incisiva avendo più fiducia sui nostri mezzi” ha commentato Steffè “Dobbiamo essere così bravi da accettare l’errore e ricominciare senza andare sotto pressione. Abbiamo bisogno del meglio di tutti noi e chiediamo che chi viene a vederci sostenga appieno i giocatori poiché ogni volta che hanno sentito il calore del pubblico sono riusciti ad esprimersi al meglio”.


Insomma servirà una Liomatic diversa. Una squadra che sappia mettere in campo un atteggiamento diverso e una diversa mentalità. Più carattere, più cattiveria, più voglia di lottare. “Abbiamo anche il dovere di dare un segnale dal punto di vista dell’atteggiamento anche nei confronti della società che fino ad oggi ha dimostrato grande attenzione e vicinanza a tutta la squadra chiedendoci di togliere qualsiasi alibi e di scendere in campo con la giusta faccia. E’un obbligo per noi. A partire da domani” ha continuato.


E giocare anche più concentrati. Senza avere paura di sbagliare. “Il nostro limite più grande sono le palle perse e la gestione di alcune fasi offensive e quella di domani sarà una bella prova perché incontriamo un avversario abile nel controllare il gioco altrui. Dovremo stare attenti alle loro scelte difensive, effettuano grandi collaborazioni ed aiuti tali da togliere linee di passaggio ed intasare l’area pitturata”.

Contro Trieste quindi bisognerà trovare le migliori motivazioni e cercare di iniziare al meglio questa nuova fase della stagione. “Quello che si può dire su questa prima parte di campionato è che le nostre prestazioni si sono alternate tra alti e bassi. I motivi? Credo vari. Cause tecnico/tattiche, infortuni e molto altro ma soprattutto la cosa che è stata messa più in evidenza sia l’insicurezza e la poca fiducia nei momenti importanti delle partite. Queste considerazioni ci sono servite durante la pausa ed abbiamo lavorato sia dal punto di vista mentale che tecnico cercando di semplificare determinate situazioni, concentrandoci in maniera più specifica proprio sulle nostre insicurezze andando alla ricerca di punti fermi” ha concluso l’allenatore dei grifoni.
 

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