“La vicenda dell'Ast dimostra che il governo Renzi è sempre più distante dalle esigenze di rappresentanza del lavoro, relegando i sindacati ad un ruolo marginale”. È quanto dichiara il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Alfredo De Sio, in merito all'ipotesi di “esclusione delle rappresentanze dei lavoratori dall'incontro con il Governo convocato per giovedì prossimo” sul piano industriale della Tk-Ast.

“Quello che dopo l'incontro del 4 giugno sembrava un episodio – prosegue De Sio - si è trasformato in prassi consolidata. E le istituzioni locali, a cominciare dalla Regione, accettano silenti un ruolo subalterno rinunciando a chiedere un confronto trasparente ampio e partecipato. Un atteggiamento stupido e odioso, che rischia di aumentare tensioni e diffidenze alla luce di voci che non fanno presagire nulla di buono. La solerzia con la quale i membri del Governo si erano precipitati a Terni durante la campagna elettorale, alzando cortine di fumo su capacità di interlocuzione e ruolo di garanzia da esercitare nel futuro, si tanno sciogliendo al sole del 'nuovo corso renziano', chiuso ad ogni interlocuzione con i corpi sociali, creando sospetti ed incomprensioni”.

“Se poi – conclude De Sio - risultasse vera la notizia che circola in queste ore di una convocazione presso la sede nazionale di Confindustria dei vari soggetti, ci troveremmo anche plasticamente di fronte all'abdicazione del ruolo centrale di garanzia che il Governo nelle varie fasi degli anni passati aveva comunque esercitato nel rapporto tra istituzioni, lavoratori ed azienda”.

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