ROMA - "Registriamo positivamente la decisione di sospendere gli atti unilaterali, riguardanti la contrattazione aziendale e l'annunciata procedura di mobilita', da parte dell'azienda, ma per offrire una prospettiva risolutiva alla Acciai Speciali Terni, insieme alle dovute garanzie per il futuro dello stabilimento, il governo italiano deve chiamare in causa direttamente quello tedesco". Lo afferma in una nota la Cgil. 

"Grazie alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori, e all'impegno delle organizzazioni sindacali, - prosegue il sindacato di Corso d'Italia - si e' infatti arrivati al blocco dello sciagurato piano annunciato dall'azienda, con il rinvio al prossimo 4 settembre del tavolo di confronto sul piano industriale".

"Quello raggiunto oggi - sottolinea la Cgil - e' solo un primo parziale risultato. Il primo impegno che il governo italiano deve ora assumere e' quello di chiamare alle proprie responsabilita', direttamente al tavolo della trattativa, i vertici della ThyssenKrupp e non solo la direzione aziendale della Ast. La vertenza, poi, deve assumere carattere europeo e inserirsi in una strategia complessiva che riguardi il ruolo della siderurgia, in Italia come in Europa".

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