TERNI- Anche una delegazione della Thyssenkrupp partecipera' all'incontro con sindacati e istituzioni convocato per domani al ministero dello Sviluppo economico per discutere del piano industriale di Ast. E' quanto annunciato nel pomeriggio alle organizzazioni sindacali, che hanno quindi deciso di partecipare al tavolo.

L'appuntamento, che secondo quanto si apprende sara' presieduto dal viceministro Claudio De Vincenti, e' stato anticipato alle 11. Tre ore dopo il vertice a Palazzo Chigi tra la stessa multinazionale e le istituzioni.

Le organizzazioni sindacali territoriali, nel ribadire, in una nota congiunta, come ritengano Palazzo Chigi "la sede naturale delle vicende delle Acciaierie di Terni", considerano l'incontro al Mise "il livello minimo di discussione che va nella direzione di quanto fino ad oggi sostenuto e auspicato, cioe' un incontro con tutti i soggetti per definire strategie e obiettivi".

Le Organizzazioni sindacali ritengono che "questo risultato e' il frutto dell'azione locale della rsu messa in campo dopo la riunione di oggi che ha visto l'impegno delle organizzazioni sindacali nazionali di Fim Fiom e Uilm al fine di rimettere ordine alla confusione che c'era fino a qualche ora fa".

Nel corso della giornata era infatti salita la tensione tra i lavoratori ternani in vista dell'incontro di domani mattina a palazzo Chigi tra istituzioni e Thyssenkrupp. Le Rsu, che si erano riuniti oggi, avevano definito "inaccettabile" la volonta' di non coinvolgerle nel confronto, ma di farlo solo con piu' tavoli separati. Per questo, avevano chiesto al Governo, alle istituzioni locali e alle organizzazioni sindacali nazionali che all'incontro per il quale sono state convocate per domani pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico, successivo a quello di palazzo Chigi, fosse presente anche la delegazione della Thyssen, auspicando che questa richiesta venisse accolta nelle prossime ore. In caso contrario, le rsu e le sigle sindacali annunciavano che non avrebbero partecipato alla riunione ripromettendosi di convocare assemblee immediate in fabbrica, riservandosi di promuovere in tempo reale nuove iniziative di mobilitazione.

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