Tutti si riempiono la bocca di belle parole sui costi della politica ma nessuno propone misure concrete per il loro ridimensionamento. Il Partito della Rifondazione Comunista Federazione della Sinistra di Assisi propone il seguente ordine del giorno al consiglio comunale di Assisi:

Misure di contenimento e razionalizzazione della spesa pubblica per gli ex consiglieri regionali

Considerato che
Il perdurare della crisi economica e le gravose misure di riduzione della spesa pubblica, che hanno il loro culmine nell'ultima manovra fiscale predisposta dal Governo, determinano una situazione di straordinaria emergenza sociale, che impone alle maggiori Istituzioni pubbliche di impostare in maniera radicalmente nuova la questione del riordino e della riduzione della spesa per il proprio funzionamento;

Considerato che
Nell'operare tale riordino è fondamentale distinguere attentamente fra le spese necessarie al funzionamento degli organismi democratici, indispensabili per garantire il corretto funzionamento dello stato di diritto e l'esercizio delle libertà costituzionali da parte di tutta la popolazione, e quelle che invece esulano da questa funzione, che si configurano pertanto come un costo non più sostenibile senza danno per la credibilità delle Istituzioni stesse;

Considerato che
La politica è chiamata a porre fine ad alcune prerogative del tutto estranee alle esigenze di autonomia ed indipendenza dei rappresentanti nelle amministrazioni e negli organismi consiliari, prerogative che si configurano, specie nella fase attuale, come privilegi sotto il profilo del diritto, e sprechi sotto quello economico; in particolare non è più ammissibile, di fronte ad una società chiamata dalla stessa politica a fare sempre nuovi sacrifici, mantenere l'attuale livello di spesa per la previdenza sociale in favore degli ex consiglieri, che ha superato nel 2010 la soglia dei 3 milioni di euro;

Rilevato che
Nel consiglio Regionale dell'Umbria è stata presentata una proposta di legge concernente le norme sulla previdenza sociale per i consiglieri (atto n° 585, di iniziativa del gruppo del Partito della Rifondazione Comunista per la Federazione della Sinistra), in cui si propone di abolire l'assegno vitalizio per i consiglieri in carica e per quelli già cessati dal mandato che non abbiano ancora maturato i requisiti previsti dalla legge, nonché di trattenere una quota del 10% sui vitalizi già elargiti dalla Regione ai 93 consiglieri che ne hanno diritto;

Rilevato inoltre che
Gli importi corrispondenti alla riduzione di spesa derivanti dall'eventuale approvazione della suddetta legge verranno riassegnati in favore di interventi per l’espletamento di servizi e funzioni socio assistenziali, al fine di contribuire alle misure di sostegno in favore delle famiglie vulnerabili;

Considerato che
È nel novero delle facoltà del Consiglio Comunale pronunciarsi in merito ad atti di competenza di altri organismi, come pure promuoverne eventualmente l'adozione;

il Consiglio Comunale chiede al Consiglio Regionale di procedere alla discussione ed all'approvazione in tempi rapidi della proposta di legge regionale concernente l'abolizione dell'assegno vitalizio;

impegna il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale a trasmettere il presente atto al Presidente del Consiglio Regionale ed ai Presidenti dei Gruppi consiliari.
 

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