SPELLO - A Gustavo Francalancia, uno degli ultimi eredi della scuola romana, o piu' propriamente del realismo magico, e' dedicata la mostra monografica che si terra' dal 17 settembre al 13 novembre 2011 nella ottocentesca Villa Fidelia a Spello.

L'iniziativa - riferisce una nota della Provincia di Perugia - e' stata voluta dal figlio Marco, per rendere omaggio ad una vita dedicata alla pittura e, insieme al padre, oggi novantenne, ''tirare uno scherzo alla sorte'' - come ironicamente afferma - organizzando questa nuova personale.

Gustavo Francalancia e' figlio d'arte: suo padre e' stato il noto pittore Riccardo Francalancia (Assisi, 1886 - Roma, 1965), di cui ha continuato la tradizione riprendendone i soggetti: i paesaggi dell'Umbria e del Lazio, gli interni, le nature morte. Uno scenario ben tratteggiato nel contributo critico in catalogo, firmato da Valerio Rivosecchi - al quale e' stata affidata anche la curatela generale della mostra - arricchito con alcuni simpatici aneddoti che restituiscono al lettore l'umore proprio di una certa romanita', dall'ironia scanzonata e irriverente, a volte amara.

La stessa amara ironia che connota la personalita' di Gustavo, esemplificata nel titolo di un suo recente autoritratto: Natura non ancora morta (2008, olio su tela, 50x70 cm). La mostra si compone di 120 dipinti a olio e 10 grafiche (alcuni dei quali inediti), realizzati nel periodo 1934-2008 e selezionati da Marco Francalancia che ne cura l'allestimento, con la collaborazione dell'artista Claudio Carli, e il catalogo.

Tra le opere in esposizione, si segnalano Autoritratto (1983, olio su tela, 20x25 cm) e Conchiglia (1976, olio su tela, 40x50 cm), su cui si e' invece soffermato il critico Ezio Genovesi per la loro singolarita' rispetto al resto della produzione di Gustavo Francalancia. Partner e' la Provincia di Perugia che ha dato il patrocinio e il proprio apporto tecnico e logistico inscrivendo la mostra nel piu' ampio progetto dell'Umbria quale ''Terra di Maestri''.

''La ricchezza della produzione artistica umbra nel corso del Novecento riserva spazi e angoli ancora in via di definizione dal punto di vista critico e di illustrazione al pubblico - osserva l'assessore alle Attivita' culturali, Donatella Porzi -. Di questo patrimonio, la figura di Gustavo Francalancia esprime con forza e nettezza di contenuti la piena maturita' e la perfetta conservazione nel tempo dei decenni che, nella seconda meta' del secolo passato, hanno scandito l'evoluzione e la rivoluzione delle mode e delle tendenze. E' parso cosi' opportuno alla Provincia di Perugia dare la possibilita' di conoscere la pittura di Francalancia riconoscendo all'artista, nel contempo, il ruolo che gli spetta nel panorama culturale del Novecento''.
 

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