di Elio Clero Bertoldi

PERUGIA - Questa statua rappresenta “Arianna dormiente”. 
È un’opera romana del II sec. d.C. copia di un originale greco del II sec. a.C. ed è esposta al Museo degli Uffizi di Firenze. 
Figlia di Minosse, re di Creta, e di Pasifae, la giovane si innamorò di Teseo arrivato da Atene per uccidere il Minotauro e salvare la città greca da un terribile tributo di sangue. 
La ragazza innamorata dell’eroe straniero, per salvarlo da sicura morte (nessuno poteva uscire vivo, una volta entrato nel Labirinto in cui si muoveva il Minotauro), gli diede un filo col quale riguadagnare la via del ritorno, dopo aver ucciso il mostro. E poi fuggì con lui. Solo che durante il viaggio la coppia si fermò a Nasso, un’altra isola. E mentre Arianna dormiva, Teseo l’abbandonò. Il dio Dioniso, di ritorno da un viaggio nelle Indie, la vide al risvegliò, sola, disperata per il tradimento e pronta ad un gesto autodistruttivo e se ne invaghì, prendendola in sposa.
Si era vista chiudere, dolorosamente, una porta: le si aprì un portone…

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