SPOLETO FESTIVAL - Torna a Spoleto la Budapest Festival Orchestra: la residenza si apre venerdì 24 giugno alle ore 19:30 con il grande concerto inaugurale in Piazza Duomo diretto da Iván Fischer e continua fino a domenica 26 giugno con tre concerti di mezzogiorno e due pomeridiani al Teatro Caio Melisso. I musicisti della Budapest Festival Orchestra hanno in serbo ancora un’esibizione speciale per Spoleto, da scoprire in Piazza del Mercato sabato 25 e domenica 26 giugno alle ore 22.
L’oratorio di Philip Glass The Passion of Ramakrishna, eseguito per la prima volta in Europa, apre il concerto e inaugura il Festival: una produzione di grande dimensione e di grande impatto a cui partecipano 85 musicisti dell’Orchestra di Budapest e 80 coristi dell’Accademia di Santa Cecilia, seconda compagine in residenza al Festival.

CESI -  Il 24 giugno alle ore 21.15 verrà presentato per "Il Giugno Cesano" al teatro di Cesi, organizzazione Pro Loco di Cesi 
Prima dello spettacolo ci saranno delle brevi presentazioni a cura del Prof. Paolo Cicchini- Critico d'Arte, e dello scrittore Paolo Rossi e un saluto introduttivo del presidente della Pro Loco di Cesi. Il Prof. Paolo Cicchini parlerà dell'importanza dei colori nelle opere pittoriche riferite al periodo storico del Medioevo Lo scrittore Paolo Rossi parlerà del passaggio che fece San Francesco nella zona di Cesi 
Il 26 giugno ore 19.00 verrà presentato in occasione dell'Inaugurazione della statua "L'Attesa" nella via di San Francesco a Marmore, organizzato dalla Pro Loco di Marmore Sarà inaugurata la statua “L’Attesa” che il maestro Renato Sciamannini donò in vita alla Pro Loco Marmore affinché fosse installata all’ingresso del Belvedere Superiore della Cascata. Saranno presenti le autorità del Comune di Terni e la presentazione sarà curata dalla presidente della Pro Loco Marmore Manola Conti.

SPELLO INFIORATE - “Arco Romano” è il vincitore assoluto del 59esimo concorso delle Infiorate di Spello (infiorata n. 2). Il gruppo del maestro infioratore Alessandro Fuso, nell’albo d’oro delle infiorate anche nelle edizioni 2018 e 2015, quest’anno si aggiudica l’ambito trofeo Properzio con la seguente motivazione della giuria: “Eccellente morfologia e stesura a terra. Mirabile esecuzione dei dettagli, tale da sovrastare la materia. Toccante tema religioso ed eccellente iconografia”.
Dopo “Arco Romano” salgono sul podio della categoria quadri 2022, rispettivamente il gruppo “Borgo” capitanato dal maestro infioratore Ilaria Fastellini (infiorata n. 7) e il gruppo “San Felice” (infiorata n. 4) sotto la guida del maestro infioratore Sandro Brunacci.
Il primo posto della categoria tappeti figurativi  va al gruppo “Le giovani di ieri” (infiorata n.70), seguito da “Liceo Artistico G. Marconi” (n. 75) e da “Via Cappuccini” (n. 72).  
Primo classificato nella categoria dei tappeti geometrici  è il gruppo “Vallegloria” (infiorata n. 55), secondo posto per  “Piazzetta SS. Trinità” (n. 51) e terzo  posto per “Ciciano” (n. 56).

FOLIGNO AMICI DELLA MUSICA - Evento d’eccezione martedì 21 giugno per celebrare con gli Amici della Musica di Foligno la giornata della Festa della Musica. Un giorno speciale per ospitare in città un’artista tra le più grandi al mondo, la straordinaria soprano Raina Kabaivanska, tra le più acclamate stelle del belcanto internazionale, protagonista di un doppio appuntamento dedicato a Puccini e alla Tosca all’Auditorium San Domenico.  Nata in collaborazione con la IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti - “La mia Tosca”, questo il titolo, propone un progetto in esclusiva per le due associazioni a cura di Raina Kabaivanska, soprano che torna a Foligno dopo molti anni di assenza per raccontare segreti, retroscena, storie di un ruolo di cui è stata la più acclamata interprete al mondo, e di cui ha vestito in teatro i panni oltre 400 volte. 
Grande occasione per melomani, appassionati d’opera, curiosi, ma anche per artisti e professionisti della lirica, la giornata che prenderà avvio alle 15 con l’attesissimo seminario La mia Tosca: approfondimento dell’interpretazione, della gestualità, 

NORCIA INFIORATA - Torna la processione del Corpus Domini, dopo due anni di interruzione a causa delle restrizioni e con essa anche la tradizionale infiorata per le vie della città. Numerosa la partecipazione di cittadini e turisti che hanno percorso il tragitto, muovendo dal centro di comunità della Madonna delle Grazie, fino a Piazza San Benedetto, ordinatamente ai lati dei quadri floreali dislocati lungo tutto il percorso e realizzati nella notte di sabato da un gruppo di volontari nursini.
Oltre ai classici temi legati all’eucaristia, all’ingresso della Piazza sono state realizzate due colombe con il simbolo della pace ed è stato adornato anche il monumento di San Benedetto.
Presente anche l’Amministrazione comunale con il Sindaco Nicola Alemanno, e alcuni membri di Giunta e Consiglio. “Anche in questo giorno rinnoviamo il messaggio di Pace da piazza San Benedetto” ha detto il Sindaco. “Desidero esprimere sincera gratitudine da parte mia e della Comunità nursina a tutti gli infioratori, che ho già avuto modo di di ringraziare questa notte mentre erano al lavoro.

CAMPELLO SUL CLITUMNO - Sabato 25 giugno alle ore 19.30, in occasione della undicesima ricorrenza del riconoscimento UNESCO del sito “I Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774 d.c.)”, al Tempietto sul Clitunno si svolgerà un “Suoni dal Temp(i)o”. 
Un evento d’eccezione con Paolo Damiani, contrabbassista, compositore, direttore d’orchestra, violoncellista, che con la formazione Paolo Damiani Unit proporrà ‘Sounds and Silences of the Earth’, vero e proprio viaggio al centro del pianeta e ritorno, a centinaia di metri di profondità, percorrendo a ritroso l’evoluzione geologica delle Fonti del Clitunno. 
Damiani sarà accompagnato da Giovanni Falzone alla tromba, Federico Calcagno al clarinetto basso e Camilla Battaglia, voce, definiti dallo stesso Damiani “tre eccellenti jazzisti e improvvisatori capaci di andare al di là di ciò che si sa, per provare a inventare nuovi linguaggi all’interno di quel grande contenitore che è la musica jazz. Quella che porteremo in scena è una musica creativa, molto libera, capace di suscitare emozioni e riflessioni».

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