di Leonardo Caponi.

Sono sinceramente contento che la manifestazione di ieri a Perugia, abbia visto la partecipazione di così tante persone, cosa della quale peraltro non avevo mai dubitato. Sono contento che sia stata cantata Bella Ciao, che il mio pessimismo in proposito sia stato forse eccessivo e, in ogni caso, la scuola dalla quale provengo, il PCI, mi ha sempre insegnato che quando si muove tanta gente bisogna almeno drizzare le orecchie, vedere di che si tratta e, se giusto e possibile, intrecciare un dialogo.
Con altrettanta sincerità devo dire che i miei dubbi e le mie remore non sono stati fugati. Detesto questa accusa di cercare il pelo nell'uovo. C'è un movimento, in una acqua stagnante e, qualunque sia, va bene. Nossignore, un movimento non è giusto di per se, ma se ha obiettivi giusti e chiari. Circola, come leggo su fb, tra qualche bel tomo, psicologicamente instabile, a sinistra l'idea che la fine del salvinismo sia iniziata e che, se si votasse in Umbria domenica prossima, le cose andrebbero diversamente. Illusioni ottiche. In Umbria i risultati sarebbero identici e una delle prime cose che mi insegnò mio padre e il PCI, è che spesso a piazze piene non corrispondono urne altrettanto piene. Conta, caso mai, la percezione del "clima" e il contesto generale.
Ma il punto principale mi pare rimanga quello della assenza dal movimento di una proposta politica. Un movimento incentrato solo sulla demonizzazione (esagerata) di un avversario o peggio ancora su categorie dell'anima come l'odio a cui contrapporre supposte bontà e bellezze, è ininfluente e si candida a disperdersi presto. Salvini vince perchè va nei quartieri popolari, cosa che il Pd e la sinistra che gli regge la coda non fanno più e, tra cose inaccettabili, ne dice molte che dovrebbe essere la sinistra a dire! Ma il PD è occupato con la Confindustria e i mercati finanziari. Ragion per cui sarebbe utile che le sardine tentassero di, come dire, riposizionare a sinistra il Pd e altre svanite formazioni. Cercheranno di farlo? A parte la difficoltà proibitiva dell'impresa (il Pd è un partito compiutamente liberal democratico che forse si sfascerà, ma a sinistra non ci torna manco morto) il rischio che vedo è che dal movimento delle sardine (per le sue caratteristiche in parte populiste e antipolitiche) salga (come fu in sostanza per i girotondi) una ulteriore richiesta, la sintetizzo così, di spostamento modernista, quindi a destra della sinistra e del sistema politico.
Quanto poi alla possibilità di incidere sul movimento da parte di quel che rimane della sinistra di classe o anche di quella socialdemocratica (tipo D''lema e Bersani) rimango scettico. In breve si vedrà.

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