Interviene, con una mozione, sulla situazione fiume Clitunno il consigliere Luigi Andreani (Pdl) chiedendo al Consiglio Provinciale di dare mandato al Presidente e alla Giunta, di sapere quale è lo stato dell’arte del protocollo d'intesa siglato nell’ottobre 2008 sul cronoprogramma dei lavori da eseguire. Inoltre il consigliere chiede di poter sentire nella Commissione competente tutti i soggetti firmatari del protocollo d'intesa al fine di avere uno spaccato sulle criticità evidenziate e sulle possibili soluzioni da attuare. Infine di porre in essere tutte quelle iniziative atte a risolvere l'ormai annoso problema dell'inquinamento di uno dei corsi d'acqua più importanti della Provincia.

“Il 07/10/ 2008 è stato siglato un protocollo d'intesa tra la Regione dell'Umbria, la Provincia di Perugia, i Comuni di Foligno. Trevi, Campello sul Clitunno, Bevagna, ATO 3. e TARPA Umbria per: "promuovere azioni strategiche integrate per il risanamento delle acque e più in generale per il miglioramento del reticolo del fiume Clitunno". La Provincia di Perugia in virtù di tale protocollo ha assunto il "ruolo di coordinamento delle attività al fine di garantirne l'efficacia e l'attuazione in sinergia con le politiche locali impegnandosi in particolare nelle seguente azioni: Collaborare con TARPA nel censimento, caratterizzazione e monitoraggio degli scarichi e degli attingimenti, mettendo a disposizione la banca dati in possesso della Provincia relativa al catasto degli scariche e degli attingimenti (concessioni di derivazione) più aggiornati; Coinvolgimento della polizia provinciale nella fase di controllo e repressione degli illeciti.

Tale protocollo d'intesa, molto articolato e particolarmente ambizioso, le Istituzioni firmatarie si impegnavano a:

A) Sviluppare un processo di riqualificazione complessiva del bacino del fiume Clitunno assicurando la tutela delle acque con soluzioni operative condivise e promosse da soggetti differenti in un'ottica di Sviluppo sostenibile. In particolare tali finalità dovevano essere attuate attraverso: La riduzione dell'inquinamento delle acque con completamento della depurazione delle acque reflue; La riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi afferenti ai corridoi fluviali; La condivisione delle informazioni e diffusione della cultura dell'acqua attraverso percorsi di sensibilizzazione ed educazione in materia; L'uso sostenibile delle risorse idriche; Il riequilibrio del bacino idrico; Il coordinamento delle politiche urbanistiche ed insediative dei territori comunali coinvolti.

B) Agire concordemente e in modo unitario per avviare una serie di azioni strategiche integrate per il risanamento delle acque e la sicurezza del territorio al fine di garantire un'ampia
partecipazione al processo ed il raggiungimento certo e tempestivo degli obiettivi di cui sopra.

C) Coinvolgere gli attori economici e sociali operanti nel territorio del bacino nelle azioni che si
intendono attuare.

D) Individuare un percorso operativo condiviso da attivare sul bacino idrografico del fiume Clitunno che porti alla stipula del Contratto di Fiume.

Nel febbraio 2009 l’ARPA ha redatto uno studio estremamente particolareggiato del reticolo idrografico del fiume Clitunno da cui emergono le molteplici e gravi criticità in cui versa il corso d'acqua più importante della Valle Umbra Sud che, in buona sostanza, certifica: "una condizione generalizzata di grave degrado che necessita di interventi urgenti e mirati".
 

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