(AVInews) – Perugia, 22 dic. – Continua a dimostrarsi una scuola all’avanguardia, capace di intercettare i cambiamenti e farne parte integrante dei percorsi formativi e di studio per gli studenti, l’Istituto tecnico tecnologico statale Alessandro Volta di Perugia che, giovedì 21 dicembre, ha inaugurato una serra aeroponica, la prima in Umbria, che consente di coltivare senza l’utilizzo della terra o di altro aggregato di sostegno. L’innovativo sistema, realizzato da Stefano Chiocchini, architetto e designer ideatore di SerraMidi e SerraMaxi e fondatore di Serranova, insieme al suo socio Matteo Graziani, sarà utilizzato per scopi didattici dagli studenti dell’indirizzo di chimica, ma anche terapeutici e sociali nell’ambito di percorsi dedicati a ragazzi con disabilità. L’inaugurazione, della serra aeroponica nel Giardino della pace della scuola, è stata preceduta da un seminario a cui hanno partecipato, insieme alla dirigente scolastica dell’Itts Volta di Perugia Fabiana Cruciani, lo stesso Chiocchini, Raffaella Branciari, professoressa associata del Dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università degli Studi di Perugia, e Carlo Sgromo, docente coordinatore dell’indirizzo di Chimica e materiali all’Itts Volta di Perugia. L’incontro ha permesso di approfondire tematiche legate a rivoluzione green e nuove frontiere del verde urbano e alla chimica sostenibile nella società contemporanea e proprio in questa chiave è stato l’occasione per presentare nuova ‘visione’ dell’indirizzo di chimica della scuola con curvatura green e di sostenibilità, che assumerà a partire dall’anno scolastico 2024-2025. “Nel ruolo fondamentale di formazione e sensibilizzazione dei futuri cittadini verso tematiche riguardanti la sostenibilità sociale, economica e ambientale – ha commentato la dirigente Crucuani –, la nostra scuola, già da qualche anno sta innovando diversi indirizzi di studio, penso anche al nuovo corso quadriennale partito in questo anno scolastico, e oggi propone a chi vorrà iscriversi per il prossimo, il nuovo corso ‘Chimica dei materiali innovativi, ambiente e sostenibilità’”. “Basato sui fondamenti curricolari di chimica dei materiali, presente sin dalla sua nascita – ha spiegato il professor Sgromo –, vede un’importante novità nell’introduzione al terzo anno di un’ulteriore materia professionalizzante, la chimica ambientale, volta ad ampliare conoscenze e competenze chimico-ambientali dei futuri tecnici, anche attraverso un maggiore rapporto con imprese, enti e associazioni di ricerca scientifica del territorio, come l’Università di Perugia e la Società Chimica Italiana sezione Umbria”. Attraverso questi partner scientifici si vogliono potenziare le competenze disciplinari e quelle rientranti nelle soft-skills europee applicando una didattica attiva, con l’obiettivo di formare un professionista in grado di svolgere il ruolo di “custode del nostro pianeta”, promotore di pratiche sostenibili all’interno del più ampio concetto di sostenibilità, anche nei confronti delle generazioni future. “Il chimico ambientale in questo contesto – è stato ricordato durante l’incontro – è un professionista specializzato e formato per comprendere e mitigare gli impatti negativi delle attività umane sull’ambiente, identificando le fonti di inquinamento e progettando soluzioni innovative; è in prima linea nello sviluppo di tecnologie e processi che riducono l’impatto ambientale delle industrie, nel promuovere l’uso responsabile delle risorse naturali e nel progettare materiali eco-compatibili, volti alla creazione di processi di produzione più efficienti ed ecologici”. La formazione dei nuovi chimici, e in questo senso si inserisce il nuovo corso dell’Itts Volta, è, dunque, di fondamentale importanza per il futuro e deve includere nuove competenze e una maggiore sensibilità verso le tematiche riguardanti la salvaguardia del pianeta.

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