PERUGIA - ''Con il via libera della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati al disegno di legge che obbliga ad indicare l'origine nell'etichetta dei prodotti il sistema agroalimentare italiano recupera 13 mln di euro al giorno''. Lo ha detto il presidente della Cia dell'Umbria e vicepresidente nazionale della Cia, Domenico Brugnoni, per il quale saranno tanti i vantaggi che deriveranno al settore dall'applicazione della disposizione anche in Umbria.

''Con un'etichetta trasparente e soprattutto con l'obbligo dell'indicazione d'origine si tutelano - ha proseguito Brugnoni - consumatori e agricoltori, si contrastano le emergenze, come quella della diossina in Germania, e si pone un forte freno all'agropirateria e alle frodi in campo alimentare che fanno perdere circa 2 miliardi di euro l'anno all'agricoltura italiana''.

Il presidente della Cia dell'Umbria ha anche espresso soddisfazione per i chiarimenti forniti dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, sulla legge anti-frodi (n. 283 del 1962) che resta in vigore nonostante sembrasse avviata al macero dal decreto taglia-leggi del ministro Calderoli.
 

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