ASSISI - Sono 212 i giovani, provenienti da 32 nazioni, che ad Assisi hanno assistito alla consegna della Lampada della pace al re Abdullah II di Giordania, per poi prendere parte ad un incontro con il sovrano, con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte.

L'intera giornata, che vede ad Assisi anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani e il presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, viene seguita da 220 giornalisti accreditati, a disposizione dei quali ci sono due sale stampa.
La comunità francescana che parteciperà ai vari eventi è composta da 70 frati di 21 nazionalità diverse.
Ad Assisi sono intervenuti anche 35 ambasciatori.

La cerimonia di consegna della Lampada della pace nella Basilica superiore è stata caratterizzata anche dall'esecuzione di tre brani musicali da parte di 27 orchestrali e 33 coristi che formano il coro e l'orchestra della Cappella musicale della Basilica di San Francesco.

Conte, durante l'incontro con i giovani ad Assisi, ha detto loro che lo Ius Soli "non è nel contratto di governo, ma – ha aggiunto - auspico che si avvii nel Paese, nelle sedi opportune, una riflessione serena" su questo tema. "Si può valutare la nascita sul territorio italiano che sia però collegata ad un percorso di integrazione serio", che preveda "la conoscenza della nostra cultura" e la condivisione di "valori comuni". 

"E' necessario abbattere gli steccati, i muri che oggi, invece, alcuni Governi continuano a costruire. Muri che impediscono di condividere la vita, le esperienze e la cultura": a dirlo è stato invece il direttore della Sala stampa del Sacro convento di Assisi, padre Enzo Fortunato. "Con la giornata di oggi – ha aggiunto - non abbiamo intenzione di piegare la volontà, ma di convincere. Convincere che l'incontro, la condivisione, l'accoglienza e l'inclusione sono i pilastri su cui fondare la società, mentre la repressione e la violenza partoriscono altra repressione".

 

 

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