“Con il 25 ottobre inizia una stagione di conquista di un cambiamento della politica economica del paese”. Non usa giri di parole Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, quando parla della decisione adottata dal direttivo nazionale della sua confederazione, riunito il 27 settembre a Bologna, di indire una giornata di mobilitazione nazionale finalizzata a promuovere le proposte del sindacato sul lavoro e in particolare sull’estensione dei diritti a tutte le lavoratrici e i lavoratori. 

“Lavoro, Dignità, Uguaglianza. Per cambiare l'Italia”. Queste le parole scelte dalla Cgil per la grande manifestazione in programma sabato 25 ottobre a Roma. Due cortei - che partiranno alle ore 9.30 da piazzale Ostiense e da piazza della Repubblica - attraverseranno la capitale per confluire in piazza San Giovanni dove la manifestazione sarà conclusa dall'intervento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.

La manifestazione è stata indetta dal sindacato di corso d'Italia a sostegno delle sue proposte per mettere al centro il lavoro, la sua difesa e la sua creazione. In sintesi, infatti, la Cgil propone interventi specifici per creare lavoro attraverso un deciso cambio della politica economica, l'attuazione di investimenti pubblici e privati, l'estensione dei diritti, meno forme contrattuali e più stabilità, l'allargamento universale delle tutele, la diffusione dei contratti di solidarietà. Questi solo alcuni dei punti della piattaforma a sostegno della manifestazione della Cgil. La mobilitazione intanto vive da giorni nel paese con decine di iniziative sui territori e nei luoghi di lavoro, così come nella rete con video, foto e post su Twitter e su Facebook attraverso gli hashtag 'ufficiali': #tutogliioincludo e #25ott.

Nel Documento conclusivo del Comitato Direttivo Nazionale CGIL, approvato il 27 settembre, si legge: "Il Paese ha bisogno di lavoro: solo attraverso investimenti pubblici e privati che lo creino si può praticare quella svolta essenziale per una politica economica espansiva". QUI IL TESTO INTEGRALE

La Filcams lancia "Marta Challenge" e invita a "spogliarsi dell'ideologia per vestirsi di diritti". Il sindacato dà voce a Marta e ai tanti lavoratori del terziario: giovani, migranti, donne e uomini di tutte le età mandano il loro messaggio al governo.

Il 17, mentre Terni si riempiva in difesa delle Acciaierie, il Piemonte è sceso in piazza con la Fiom.

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