PERUGIA - L’esponente della segreteria regionale di Cgil-Umbria sottolinea anche il valore della mobilitazione del 2 aprile in favore della pace. E ribadisce: “Per il lavoro si passi da una fase cotrattuativa ad una rivendicativa”.

Stroncare la precarietà e riporre al centro del dibattito il tema “lavoro”. “Quello vero però -commenta Cajarelli- perché ad oggi tre assunzioni su quattro sono precarie”. E poi, grazie all’iniziativa organizzata dalla Cgil “Un treno in marcia per il lavoro”, il 2 aprile verrà riproposto anche il “no” alla guerra per richiamare la gravità dei i fatti che stanno sconvolgendo la Libia.

“Con questa iniziativa -conclude il sindacalista- vogliamo che anche in Umbria ci sia una presa di coscienza rispetto alla questione della pace e del grande problema collegato all’immigrazione dei profughi”.
 

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