Il 14 novembre è la prima giornata di sciopero comune in Europa, è un primo passo importante, ma non basta perché in tutta Europa ci stanno massacrando e bisogna fare sul serio e molto di più!

In Italia basta con i licenziamenti e la disoccupazione, con l’aumento delle tasse al mondo del lavoro e ai pensionati, i tagli allo stato sociale, cioè basta con Monti e la sua politica. Le peggiori controriforme, dalle pensioni all’art. 18, sono passate senza una vera opposizione sindacale. Ora vogliono addirittura un patto sulla produttività che tagli il salario fisso e aumenti orario e flessibilità.

 

Basta lasciare mano libera al governo e ai padroni pubblici e privati che così ci fanno pagare tutti i costi della crisi! Basta con accordi e contratti che servono solo a peggiorare le condizioni di lavoro. Basta con il modello Marchionne e con i sindacati complici.

Vogliamo lavoro vero e dignitoso per tutte e tutti, più salario, più diritti, più scuola pubblica e più stato sociale. Vogliamo che i ricchi, le banche, la finanza paghino i costi della crisi invece che farceli pagare a noi per salvarsi.

In Europa basta con la politica dell’austerità e del rigore imposte dalla BCE, dal Fondo Monetario Internazionale e dai governi schierati con il governo Merkel. Austerità e rigore sono serviti solo per salvare i profitti delle banche e della finanza, mentre hanno distrutto la Grecia e ora devastano tutti i paesi in difficoltà.

 

Basta con i trattati europei come i patti di stabilità e il fiscal compact, che ci fanno vendere lo stato sociale sul mercato e producono milioni di disoccupati in più. Basta con le delocalizzazioni, la messa in concorrenza dei lavoratori gli uni contro gli altri, il supersfruttamento.

Vogliamo un’altra Europa non schiava della moneta, della finanza e delle multinazionali, nella quale si affermino i diritti dei popoli e dei lavoratori.

In Italia come in Europa bisogna mandare a casa chi sostiene le politiche di austerità e rigore quale che sia la sua bandiera. Bisogna dire di no a nuovi patti sociali, visto che quelli fatti finora hanno prodotto danni a noi e benefici ai ricchi.

 

In Italia come in Europa ci vuole un nuova politica sindacale, indipendente dai padroni, dai governi e dai partiti e fondata su una vera democrazia sindacale.

Ci vuole un sindacato di lotta che non abbia paura di rompere con i palazzi del potere politico ed economico e che stia sempre con le sofferenze di chi lavora o cerca di lavorare.

BASTA CON LA RITIRATA E I PATTI SOCIALI

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