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di Nicola Bossi Si possono rifiutare di questi tempi 25mila euro anche se vengono da mani sporche di carbone? Sì, se sono uno spot pubblicitario per nascondere la verità su ambiente-malattie-residenti. Lo ha affermato il Comitato per l'Ambiente di Gualdo Cattaneo che si batte contro la Centrale a carbone di Ponte di Ferro che proprio ieri pomeriggio ha donato 25.000 euro al Centro Disabili di Giano dell'Umbria da parte della direzione della centrale. Il sindaco di Giano, presente alla manifestazione, ha invece fatto incetta di denari senza però guardare intorno più di tanto il contorno. Che oggettivamente, come si vede da un filamato su You Tube, un po' spot per la centrale in verità la manifestazione lo è stata. "Alcuni maligni hanno insinuato - scrive ironicamente il Comitato di Gualdo Cattaneo - che si potrebbe trattare di una mossa, piuttosto goffa e maldestra, con cui la direzione dell'impianto avrebbe tentato di RISCATTARE l'immagine del sito agli occhi dell'opinione pubblica in seguito alle polemiche conseguenti alla pubblicazione dei due studi di biomonitoraggio ambientale effettuati nell'area della centrale stessa, dai quali è risultato che l'inquinamento da metalli pesanti - tra cui ARSENICO e MERCURIO – ha raggiunto livelli tutt'altro che trascurabili. Insomma si è trattato di un evento in grande stile, promosso da soggetti che, SENZA ALCUN SECONDO FINE e con l'ESCLUSIVO INTENTO DI FARE BENEFICIENZA a dei bisognosi, si sono financo fregiati dell'alto patrocinio e della presenza in carne ed ossa del SINDACO MORBIDONI il quale, in passato, più volte invitato a prendere parte a convegni scientifici sugli effetti della combustione del carbone sulla salute umana, ha SEMPRE e SISTEMATICAMENTE DISERTATO gli incontri". Il Comitato poi smette i panni ironici per indossare quelli invece seri dove chiaramente si fa riferimento ai loro dati allarmanti: "Se, in futuro, la direzione della centrale "P.Vannucci" manifestasse l'intenzione di REGALARE QUALCOSINA anche a coloro i quali, per vari motivi, ritengono di essere DANNEGGIATI dalla PRESENZA e dall'ATTIVITA' dell'impianto, operativo da 40 anni e situato in fondo ad una delle più belle valli dell'Umbria, la cosa guadagnerebbe di certo il plauso di più di una persona". Ovviamente questo vorrebbe dire aver accertato per legge che il carbone fa male alla salute dei cittadini e che quindi l'Enel abbia cambiato la sua centrale di Ponte Ferro. Un futuro auspicabile ma lontano da venire ancora. Condividi