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di Isabella Rossi Dopo la testimonianza di Elisa Cicioni, la zia di Barbara, e della sua famiglia, oggi sono stati sentiti i genitori di Barbara: Simonetta Pangallo e Paolo Cicioni. Un quadro desolante quello che emerge dalle testimonianze dei due genitori, dove la violenza verbale su Barbara da parte del marito si delinea come pratica quotidiana, come un qualcosa di "sistematico" a detta dei familiari. Con "Oziosa, sfaticata" e con altri epiteti molto pesanti era solito rivolgersi a Barbara suo marito, secondo le testimonanze rese dai gentitori, perfettamente coincidenti con quelle degli zii sentiti ieri. Tanti gli episodi narrati a ricostruzione della vita familiare di Barbara. La pulizia della casa E' uno dei motivi di litigio, secondo Paolo Cicioni. Basta un grammo di polvere, una ragnatela, uno stendino di panni ancora da piegare a far esplodere la rabbia di Roberto contro la moglie. Tradimenti Barbarà riferì al padre dei suoi sospetti circa eventuali tradimenti del marito. C'erano sms o telefonate in cui si richiedeva Roberto al telefono senza qualificarsi, racconta Paolo. Gravidanza sgradita Barbara riferì al padre che Roberto non era contento della sua terza gravidanza, diceva che il figlio non fosse suo. L'accoltellamento della torta Nel 2006 Paolo Cicioni,per il compleanno di sua figlia, le fa preparare una torta con sopra decorata la bandiera della Roma visto che sua figlia ne è grande tifosa. La torta viene consegnata, ma appena scartata sul tavolo, davanti a tutti, Roberto inizia ad infierire con il coltello, emulato dal figlio più grande. Una scena che per la brutalità del gesto lascia tutti di stucco, tanto che la moglie di Paolo, Enrica, dice di non sentirsi più a suo agio in quella casa. Ti auguro di "non tornare mai più" Paolo va a prendere sua figlia e il nipote per accompagnarli a Roma, all'ospedale Bambin Gesù, dove il bambino deve sottoporsi ad una operazione. In quell'occasione Roberto augura a tutti e tre di "non tornare più" riferisce Paolo. Condividi