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di Nicola Bossi Paolo Pacifici è il giovane sindaco di Rifondazione comunista - fede Vendoliana in vista del congresso di Chianciano - che amministra il comune di Campello Sul Clitunno, il territorio dove si registro il 25 novembre del 2006 la tragedia della Umbra Olii dove persero la vita ben 4 lavoratori di una ditta di manutenzione. Da allora oltre che a gestire una sorta di lutto che è difficile da archiviare nel tempo senza una verità definitiva, il sindaco deve gestire anche una domanda che molti cittadini - e lui stesso in primis - hanno posto dopo la tragedia. "E' compatibile la raffinazione e il sistema di produzione della Umbra Olii, dopo i terribili fatti del 25 novembre, con il territorio e la popolazione di Campello? Quanti rischi ci sono di un nuovo disastro umano e ambientale?". Una domanda su più livelli a cui Pacifici ha cercato una risposta attraverso le perizie del Ctu e della magistratura, proprio per non farsi contagiare dai dubbi politici e dai pregiudizi che inevitabilmente possono fare capolino in questa vicenda. Ma da quando il proprietario della Umbra Olii ha posto sul tavolo di un tribunale in sede civile la richiesta di un risarcimento super - 35 milioni di euro - nei confronti delle famiglie delle vittime e dell'unico superstite di questa disgrazia, l'interrogativo è cambiato. "Ha senso, nonostante l'esito delle perizie, - spiega il sindaco - che tali dirigenti, così sprezzanti della morte di quattro lavoratori e di un giudizio del tribunale sui fatti ancora non emesso, continuino ad operare sul territorio della nostra comunità? Così a caldo direi di no Condividi