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Lo stadio Santa Giuliana lo conoscono e apprezzano anche molti non perugini. Perchè è lo stadio degli studenti-atleti che, tutto l'anno l'affollano per fare corse e provare esercizi ginnici. Perchè è il campo dei grandi miti immortali del calcio anni '60-'70 che i vecchi appassionati ricordano snoccialando come un rosario formazioni e dirigenza. Per i perugini è più di un simbolo il Santa Giuliana è la storia dello sport cittadino. Ora questo angolo di verde, cemento e pista rossa potrebbe dire addio ai centomestristi. L'assessore Wladimiro Boccali lo aveva affermato al Corriere dell'Umbria nel corso di una intervista: "al Santa Giuliana un teatro stabile per il jazz, all'atletica invece una pista a Pian di Massiano". Poche parole, eppure così difficili da interpretare. L'allarme sul futuro del vecchio stadio è stato dato da uno di quei personaggi che hanno legato il proprio nome al Santa Giuliana: Giorgio Molini, ex preparatore del Perugia dei miracoli, uno dei padri dell'atletica umbra e persino consigliere comunale del Pci nel 1976. "Su questa trasformazione del Santa Giuliana non devono dormire sonni tranquili nessuno dei perugini. Questa non è questione che riguarda solo gli amanti dell'atletica, ma tutti. Perchè finchè non ci saranno i progetti i rischi di una speculazione edilizia sono altissimi. Io lo so bene. Negli anni 50 il Santa Giuliana rischiò di diventare un agglomerato di palazzoni. Non se ne fece più niente. Negli anni 70-80 spuntò la proposta di una parcheggio coperto che sopra ancora case. Poi ora l'ipotesi del teatro del jazz che rischia di essere una struttura in mezzo a tante altre differenti, magari di natura commerciale e residenziale. Come sportivo posso anche permettermi di perdere a malincuore una pista dell'atletica se ne verrà realizzata un'altra alla stessa altezza. Ma come perugino un'altra speculazione edilizia proprio no. Per questo abbiamo raccolto 800 firme in meno di una settima: chiediamo rispetto per l'impatto ambientale della zona, rispetto per l'atletica e rispetto per le tradizioni di Perugia" Condividi