di Antonio Torrelli – Perugia - Dopo una fase che ha determinato la perdita di importanti diritti dei lavoratori, ora, secondo Simone Pampanelli, la Cgil si sta avvitando intorno all’enigma del “dentro o fuori” il tavolo del confronto con i vertici industriali. E con la totale assenza del mondo politico. “La Cgil non può più ritirarsi dal confronto con i partiti e pensare che esista sempre una determinata parte pronta a dare sempre il suo appoggio -spiega Pampanelli-, per questo è giunta l’ora di rinnovare i legami politici e stabilire realmente e una volta per tutte chi sta dalla parte dei lavoratori”. Anche perché, oltre al silenzio di tutto il mondo politico generale, si assiste troppo spesso all’immobilismo di chi (cioè il centro-sinistra) su un piano fondato almeno su radici storiche e culturali, dovrebbe dare quell’appoggio incondizionato che da anni manca agli operai della Fiom e ai lavoratori della Camera del Lavoro.

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