ROMA - Computer, nuovi test del Dna, esami sulla presunta arma del delitto, nuove testimonianze. Su questi punti si focalizza la difesa degli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori per dimostrare, nel processo d'appello che partira' a Perugia il prossimo 24 novembre, l'innocenza di Raffaele Sollecito, condannato con Amanda Knox in primo grado per l'omicidio di Meredith Kercher. Le tesi che la difesa di Sollecito portera' al processo vengono illustrate su Gente, il settimanale Hachette-Rusconi diretto da Monica Mosca in edicola da lunedi' 22 novembre.

Scrivono Giulia Bongiorno e Luca Maori: "Molti errori, che la difesa e' riuscita a far emergere tra mille e inimmaginabili difficolta', evidenziano un quadro sconcertante che vuole a tutti i costi Sollecito e la Knox colpevoli dell'orrendo delitto che viene loro attribuito, contro una realta' attestante l'assoluta estraneita' ai fatti degli stessi imputati". La difesa sostiene infatti che la Polizia Postale ha verificato l'utilizzo del computer esaminando l'apertura e la chiusura dei file senza considerare invece l'uso del mouse e della tastiera che indicherebbero, secondo l'avvocato Bongiorno, un uso costante del computer.

C'e' di piu': gli eventuali buchi temporali nell'uso del MacBook Pro potrebbero essere dovuti ad attivita' successive che avrebbero cancellato le tracce precedenti. Secondo la difesa, Sollecito guardo' non solo il film Il mondo di Amelie, ma anche film di animazione giapponesi e avrebbe ascoltato file musicali.

Nella documentazione presentata dalle difese di Amanda Knox e Raffaele Sollecito, c'e' poi la richiesta di nuove perizie genetiche sulle tracce rinvenute sul gancio di reggiseno di Meredith Kercher e attribuite a Raffaele. Nuovi test anche sul coltello, indicato nella sentenza di primo grado come arma del delitto, e nuova perizia medico legale sull'ora della morte di Meredith.

Gli avvocati chiedono poi che venga acquisita la testimonianza di Mario Alessi, detenuto all'ergastolo per l'omicidio del piccolo Tommy Onofri e che e' stato rinchiuso nel carcere di Viterbo con Rudy Guede, il giovane ivoriano condannato a 16 anni con rito abbreviato per l'omicidio di Meredith. Alessi sostiene che Guede racconto' la dinamica dell'omicidio affermando che Amanda e Raffaele erano estranei al delitto.

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