trasimeno.jpg
Le alghe del Trasimeno - detti in dialetto gli "erboni" -potrebbero essere utilizzate per alimentare in parte la Centrale a Biomasse di Pietrafitta. L'idea porta la firma del direttore Franco Cotana, responsabile del Centro di ricerca sulle Biomasse (CRB)dell'Università degli studi che è stato ospite della I Commissione consiliare in Provincia, presieduta da Massimiliano Capitani, di fonti rinnovabili da biomasse vegetali e sostenibilità ambientale. L’incontro ha preso le mosse da una Mozione presentata da Michele Martorelli (Pdl) in cui veniva chiesto un incontro con il Centro Ricerche sulle Biomasse (CRB) dell’Università degli Studi di Perugia. Al termine dei lavori la Commissione ha deciso impegnare il Presidente della Provincia nella stipulazione di un protocollo d’intesa tra Provincia di Perugia e CRB finalizzato a definire le linee guida che diano sviluppo a queste importanti scelte tecnologiche ad uso energetico. Durante l’incontro il Prof. Franco Cotana Direttore del Centro di ricerca sulle Biomasse (CRB) ha illustrato il progetto sulla “Conversione energetica delle biomasse basato sul principio di combustione e sulla realizzazione di una rete infrastrutturale”. “Il progetto – ha spiegato Cotana - prevede l’utilizzo del biogas, proveniente da digestori anaerobici, localizzabili in un percorso che attraversa territori tra il Trasimeno e la Centrale Enel di Pietrafitta fino alla zona di Olmeto e Capanne. L’Umbria in molti settori industriali sta vivendo un crisi legata all’aumento dei costi dell’energia che incidono in maniera rilevante sui ricavi provenienti dal prodotto finito. Il progetto, che dovrà coinvolge direttamente anche la Provincia di Perugia, prevede la creazione di una condotta, di circa quattro pollici di diametro, che colleghi il Lago e le aree dove saranno ubicati i gestori per la produzione di biogas che potrà essere utilizzato nella centrale di Pietrafitta. Il materiale da utilizzare nei digestori potrebbe essere anche le alghe proveniente dal dragaggio del bacino lacustre. Il collegamento con la centrale di Pietrafitta permetterebbe lo sfruttamento del biogas prodotto e una maggior utilizzo della centrale stessa per la produzione di energia”. “E’ un tema importante quello che viene affrontato in questa Commissione – ha affermato il Presidente Massimiliano Capitani - perché mette in evidenza la possibilità di poter produrre energia da fonti rinnovabili attraverso l’utilizzo di biomasse vegetali. La norma regionale attualmente non consente l’utilizzo di tali tecnologie innovative in quanto il digestato prodotto dalla digestione anaerobica ancora viene inserito nel titolo V della 152/2006. Resta inteso che le direttive europee pongono come obiettivo da raggiungere entro il 2020 la produzione di energia da fonti rinnovabili al 17% rispetto ai consumi degli usi finali, contestualmente ad una riduzione dell’utilizzo di carburanti fossili e dell’emissioni di CO2 in atmosfera. Le direttive inoltre impongono la produzione di biocarburanti fino al 10% dei consumi di benzine e gasolio. Un altro problema da risolvere è inoltre quello indicato da Enel relativo alle priorità del dispacciamento”. “La Provincia di Perugia deve assolutamente stabilire un’intesa con il CRB e porsi come ente di coordinamento nel campo delle energie rinnovabili da biomasse – ha affermato Bruno Biagiotti (Pdl)”. Enrico Bastioli (Sinistra e Libertà) ha sottolineato come questo delle energie rinnovabili sia un argomento importante da affrontare in maniera costruttiva aprendo un dialogo con la Regione. Condividi