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La Corte Europea per i diritti dell'uomo ha chiesto chiarimenti all'Italia in merito all'espulsione del piu' giovane del commando palestinese che sequestro' l'Achille Lauro nel 1985, Abdellatif Ibrahim Fatayer. La Corte di Strasburgo avrebbe rilevato qualche dubbio ed ha chiesto che l'Italia fornisca garanzie sul fatto che Fatayer non rischi la vita, o non venga sottoposto a pene disumane, una volta espulso dall'Italia. La Corte intende conoscere i chiarimenti entro il 27 maggio prossimo. Alla Corte Europea aveva presentato ricorso nei giorni scorsi uno dei legali di Fatayer, l'avvocato Sandro Clementi, ipotizzando che il provvedimento di espulsione possa violare il diritto alla vita di Fatayer e il divieto di torture o, appunto, di pene disumane qualora Fatayer venisse espatriato verso paesi giudicati pericolosi. Come ha spiegato Clementi, ''in base alla legislazione vigente in Italia, Fatayer, che e' apolide, dovrebbe tornare nel paese dal quale proveniva quando e' entrato in Italia, cioe' la Tunisia, paese - ha proseguito Clementi - che non da' troppe garanzie sui diritti civili''. La Corte di fatto non ha sospeso il provvedimento di espulsione emesso nei confronti di Fatayer ma lo stesso e' improbabile che l'ex sequestratore lasci l'Italia prima della fine di maggio. Fatayer, che oggi ha 43 anni, dopo vent'anni di carcere e tre di liberta' vigilata a Perugia, e' da alcuni giorni rinchiuso nel Cpt di Ponte Galeria (Roma) perche' di fatto clandestino. ''Qui la situazione e' molto difficile - ha detto - ed io sono molto preoccupato. Mi piacerebbe farmi una vita qui in Italia o comunque in un paese dove c'e' il rispetto delle regole della vita umana''. Fatayer e' nato in uncampo profughi di palestinesi in Libano, paese di cui non ha pero' la cittadinanza. ''Io appartengo a quella generazione di palestinesi che nessuno ci vuole'' Condividi