bartinotti.jpg
"Un successo al Senato della Sinistra Arcobaleno, soprattutto in Regioni forti come la Toscana e l'Emilia Romagna, tecnicamente toglierebbe seggi solo al Popolo della libertà". Così, in un`intervista a SherpaTv, Fausto Bertinotti, candidato premier per la Sinistra l'Arcobaleno, commenta i risultati degli ultimi sondaggi e risponde a chi pensa che un successo della Sinistra penalizzerebbe il Pd: "Se superassimo l`8 per cento al Senato, ad esempio in Lombardia - dice Bertinotti - toglieremmo ben tre seggi al Pdl e solo uno al Pd". Bertinotti fa un bilancio della campagna elettorale a due settimane dal voto, dice di augurarsi un risultato che vada oltre i sondaggi. Il presidente della Camera rivendica il carattere "di parte" più che "identitario" della sua campagna che rientra in un "processo che comincia e apre ad una nuova sinistra che guarda al futuro". Futuro nel quale Bertinotti si farà da parte: "Non assumerò ruoli dirigenziali nel nuovo soggetto che avrà un gruppo unico sia alla Camera che al Senato". Quanto ai diritti civili, caratterizzeranno anche l`azione futura della Sinistra Arcobaleno: "Con il governo Prodi non siamo riusciti ad ottenere il riconoscimento delle unioni di fatto. Per noi sono un elemento costitutivo: siamo l`unica forza politica che si batte per la liberazione delle persone da tutte le forme di oppressione. Trovo scandaloso - racconta Bertinotti - che ci siano ancora episodi come quello della compagna dell`operaio portuale morto sul lavoro a 34 anni e con un figlio, che non può percepire la pensione di reversibilità solo perché non erano sposati". Condividi