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Ritengo gravi ed inaccettabili le posizioni del PdCI che, sull'altare dell'Udc e di un non precisato centrosinistra, rompe di fatto la Federazione della Sinistra in Umbria. Sarebbe interessante sapere chi è il mandante. Ad oggi non conosciamo il perimetro della coalizione e nemmeno i contenuti programmatici di svolta e di caratterizzazione del sistema delle alleanze. E per Carpinelli il problema sarebbe Goracci? Il problema vero è oggi capire se per il PdCI vale sempre il documento della Federazione della Sinistra Umbria che ha sottoscritto il 13 novembre scorso in cui al punto 7 dichiarava la sua indisponibilità ad allargamenti fittizi della coalizione con forze che ad oggi, come l’Udc, sono all’opposizione del centrosinistra in tutta la regione e a tutti i livelli. Evidentemente non vale più. E i motivi iniziano ad essere chiari all'opinione pubblica. Carpinelli con le sue dichiarazioni si rende responsabile della spaccatura della Federazione della Sinistra, un caso nazionale che chiarisce la natura del PdCI umbro, totalmente fuori linea rispetto ai presupposti sui quali è nata la Federazione. Per quanto ci riguarda continuiamo a lavorare per l'unità della sinistra, certi della distanza tra le compagne e i compagni militanti e di base del PdCI rispetto ad un gruppo dirigente tutto ripiegato a rincorrere la propria sopravvivenza di postazione. Enrico Flamini Segretario Provinciale Prc Perugia Condividi