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Il Pd Umbro ha dunque deciso di svolgere per il 7 febbraio prossimo le sue primarie di partito per l’individuazione del proprio candidato alla presidenza della Giunta regionale. Intanto è bene dire subito che consideriamo queste primarie dettate da voglie di rivincita, trasformismi e logiche gruppettare. Altro che bagno di democrazia! Certo. Perchè queste primarie del Pd, l'ennesima conta interna, escludono il popolo del centrosinistra. Questo sì che è un elemento politico che divide ulteriormente la coalizione. Abbiamo proposto di scegliere il candidato attraverso le primarie di coalizione per rilanciare un progetto politico e per un vero confronto sui programmi e sui progetti che si vogliono realizzare per l'Umbria. Altre forze politiche del centrosinistra s'erano dette disponibili alle primarie di coalizione e oggi, di fronte all'atto di arroganza e di autosufficienza del Pd, invece di agire in maniera conseguente, si ammantano di una non ben specificata responsabilità nell'aspettare! Aspettare chi? Cosa? Che anche per la Regione dell'Umbria avvenga quanto successo a Bastia Umbra o ad Orvieto? Possibile che la lezione non sia servita a niente? Possibile che il Pd non sia in grado di rispondere si o no a primarie di coalizione? Lo svolgimento delle primarie interne al Pd è il vero atto di irresponsabilità politica nei confronti di una coalizione che non soltanto governa attualmente la Regione, ma che è stata ricostruita e rilanciata in maniera organica e su basi programmatiche durante l’ultima tornata elettorale amministrativa. Noi crediamo davvero nel valore aggiunto di una coalizione e della pluralità delle posizioni politiche espresse. Abbiamo avanzato ed offerto alla coalizione una candidatura autorevole come quella di Orfeo Goracci. Dobbiamo ricostruire un legame vero con il popolo del centrosinistra. Questo può avvenire se la politica colma quel vuoto che la separa dalla realtà ed è pertanto in grado di mettersi in discussione. E allora definiamo le candidature alla Regione insieme agli elettori ed alle elettrici per dare loro la possibilità di scegliere un candidato. Torniamo a chiedere le primarie di coalizione, considerando quest'ultime lo strumento per sancire un cambio di passo della coalizione, non un problema. Un cambio di passo fondato non su personalismi, ma su una discussione e su un confronto rispetto a idee, contenuti e programmi. Trasparenza, legame con la comunità e democrazia sono per noi le parole chiave di questa possibilità, per determinare un momento di chiarezza nel confronto con gli elettori. Stefano Vinti Segretario Regionale Prc Umbria Condividi